La “bandiera bianca” senza alternativa
Alessandro Risso
Oltre due anni di guerra in Ucraina, senza che si intravedano spiragli per una fine delle ostilità. L’autocrate Putin viene rieletto presidente per l’ennesima volta, potendo vantare presso la sua opinione pubblica un innegabile successo militare con l’occupazione di una porzione di territorio ucraino vasto come tutto il nord Italia. In questo momento di evidente difficoltà del nemico, vuole consolidare l’avanzata e non è disponibile a un cessate il fuoco. Anche Zelensky e lo Stato Maggiore ucraino non vogliono sentire parlare di tregua, che certificherebbe la sconfitta sul campo, chiedono ulteriori aiuti militari e sperano in aiuti anche di truppe occidentali. Eventualità che è cominciata...
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