Il popolo chiede la pace, Zelensky chiude il gas



Massimo Brundisini    7 Gennaio 2025       5

Giustamente, e da più parti, si invoca la Pace a gran voce, da papa Francesco in primis: ci si aspetterebbe qualche risultato evidente, che però tarda a venire. Tutti riponiamo speranze su Donald Trump, ma è lecito chiedersi: e l’Italia? E l’Europa? E allora è doveroso fare una considerazione direi banale: finché la posizione della nostra classe dirigente non riesce a liberarsi dalla forma pensiero a senso unico che li ha catturati (e le cause sono molteplici), la pace giusta da loro auspicata non si potrà realizzare. Dico questo confortato dalla cosiddetta “vox populi”, e cerco di spiegarmi.

Come avevo riportato in un precedente articolo (CLICCA QUI), il Censis ha rivelato che il 63% degli italiani pensa che il conflitto ucraino sia stato scatenato dalle politiche aggressive dell’occidente, della NATO e dagli USA in primis (e che il 70% è contrario all’aumento delle spese per gli armamenti). Ora, questa evidenza dovrebbe essere presa in considerazione dai nostri governanti, ma anche da quelli europei, visto che anche in Europa i sondaggi sono impietosi verso la continuazione del conflitto ad oltranza. Certo, modificare una visione sostenuta da tante dichiarazioni tanto improvvide quanto miopi e presuntuose, non è cosa facile: peraltro è cosa assolutamente necessaria e non rimandabile. Un seppur tardivo riconoscimento delle ragioni dell’altro è l’unica possibilità di giungere alla composizione del conflitto.

Voglio solo ricordare, tra l’altro, che dal 1° gennaio l’Ucraina ha interrotto il passaggio di gas per l’Europa, con dirette conseguenze su di noi, più che sulla Russia, e che, secondo Confartigianato la guerra in Ucraina è costata finora all’Italia 155 miliardi di dollari. Le tre grandi esercitazioni NATO in Ucraina nel 2021 sono state un evidente e stupida provocazione: ciononostante, l’entrata nella NATO dell’Ucraina è ancora un obbiettivo dichiarato. Qualunque potrà essere l’esito finale del conflitto, è sugli abbaiatori e su chi non ha fatto nulla per fermarli, che ricadrà la colpa delle centinaia di migliaia di morti, feriti e delle immani distruzioni.

Autoassolversi da qualsiasi colpa, autoproclamarsi buoni e giusti, baluardi del bene, unici difensori dei valori di giustizia e democrazia, è la falsa, ipocrita e fuorviante narrazione che ha generato il conflitto, come certificato dalla stragrande maggioranza degli italiani, e che di conseguenza ne impedisce la conclusione, condannando il popolo ucraino a sofferenze senza fine. Additare il cattivo con una propaganda ossessiva, non è la via giusta. Ricordiamo allora Matteo 7:3-5 La pagliuzza e la trave: “Perché guardi la pagliuzza che è nell’occhio di tuo fratello, mentre non scorgi la trave che è nell’occhio tuo? Come potrai tu dire a tuo fratello: “Lascia che io ti tolga dall’occhio la pagliuzza”, mentre la trave è nell’occhio tuo? Ipocrita, togli prima dal tuo occhio la trave, e allora ci vedrai bene per trarre la pagliuzza dall’occhio di tuo fratello”.

La foto di Zelensky che chiude il gas dovrebbe far riflettere molto i nostri governi. Siamo costretti a comprare gas dagli Stati Uniti a prezzi esosi, con conseguenze pesantissime sulla nostra industria e sui conti familiari, dimostrando di essere, una volta di più, il vaso di coccio di questa sbagliata vicenda, evidentemente mal gestita. Trump, Scholz, Macron, Orban, Fico cercano comunque il dialogo e anche noi dovremmo evitare di finire, ancora una volta, dalla parte sbagliata della storia.

(Tratto da www.politicainsieme.com)


5 Commenti

  1. Condivido il giudizio sul fatto che buoni (e cattivi) sia difficile individuarli da una sola parte. Noi comuni mortali poi, disponiamo di notizie parziali e non sappiamo mai tutti i fattori della storia, per cui rischiamo di scadere nell’insulso gioco della tifoseria prendendo dei grossi abbagli. I fatti principali di questa vergognosa faccenda sono abbastanza chiari però: c’è una guerra inizialmente ignorata che dura in realtà da una decina d’anni, per il possesso del Donbas, che poi si è rivelata per quel che è, cioè per una invasione ben più larga spacciata per liberazione, ci sono stati evidenti errori da parte della dirigenza Ucraina in quelle aree fortemente popolate da etnie Russe, ci sono precedenti pesanti (8 o 10 milioni di contadini/proprietari Ucraini sterminati volontariamente per fame dal regime Sovietico pochi decenni fa, nell’indifferenza dell’occidente), c’è il delirio di onnipotenza di un nuovo Zar (o meglio un nuovo Stalin) che si erge a moralizzatore del mondo occidentale corrotto e perverso, (come se il suo operato fosse monacale) che non esita a sacrificare centinaia di migliaia di giovani Russi per riempire il vuoto della sua esistenza (anche il popolo russo è vittima di tutto questo); c’è il protagonismo di un ex attore di fiction, sempre vestito da militare, che sacrifica il suo popolo fino all’ultimo uomo, donna, ragazzino e ragazzina ormai, senza aprire spiragli di dialogo, e non si capisce chi o cosa lo sostenga; c’è un occidente vuoto di ideali, che tentenna e approfitta della situazione per indebitare le prossime generazioni Ucraine fornendo “aiuti” bellici, ma senza tentare di intavolare un dialogo serio per la pace. Con un quadro del genere trovare chi abbia la pagliuzza e chi la trave mi sembra arduo. Ci sono travi da ambo le parti. E a pagare tanta stupidità sono i popoli. Secondo me neanche i nostri governanti conoscono la questione fino in fondo. L’unica cosa ragionevole è parteggiare e pregare per la Pace, che solo Qualcuno di più grande, in queste intricate faccende, può ottenere, attraverso il cambiamento del nostro cuore.

  2. Vi farei vivere qualche mese nella Russia profonda, dove non c’è il gas (!) ma ci sono comunque i servizi segreti, per capire a quale genere di Paese vi volete arrendere.

  3. Zelesnky non è un politico è un semplice ducetto ambizioso, ha provocato una guerra inutile con riflessi negativi anche sull’Italia, ha fatto morire centinaia di migliaia di donne, uomini e bambini ed è stato l’artefice della crisi europea sempre per quel gas che ha usato in passato e non ha pagato. Per la pace si suggerisce: la Neutralità dell’Ucraina che rinuncia all’ambizione nazionale di entrare nella NATO, ma che conserva la piena libertà di diventare parte dell’UE, con referendum dei Paesi appartenenti e con tutto ciò che questo significa. A mio avviso non può chiudere i rubinetti del gas non suo, perché gli aiuti che fino ad oggi gli sono stati erogati, in gran parte provengono dalla produzione fatta con quel gas che intende intercettare, è come strangolare se stesso. Il conflitto Russo-Ucraino, avversato da Kissinger e da tantissimi italiani, ha amplificato l’ideologia Woke. Sono molto lieto che nelle ultime elezioni USA, BIDEN abbia fatto una brutta fine, è prevalso il concretismo, come del resto in Italia e presto sarà così nel resto del mondo. Purtroppo dobbiamo fare i conti in casa nostra con un’opposizione durissima, al limite dell’anarchia, da parte di una Sinistra politicamente diseducativa, si serve dei magistrati e dei sindacati, a suo piacimento. I primi come martelli pneumatici e i secondi come grimaldelli. Pratica la delinquenza ideologica, influenza il disordine surrettiziamente attraverso i media e gli insegnanti, danneggia e distrugge il patrimonio urbano, la segnaletica verticale, incoraggia i graffiti e gl’imbrattamenti dei monumenti. Manipola i sindacati come burattini con scioperi inutili, diseducativi, senza senso, improduttivi e punitivi per la popolazione, i giudici democratici sono sostanzialmente arbitrari, applicano il diritto soggettivamente, penalizzano il mercato favorendo l’immigrazione irregolare. Si spera che si attenui la delinquenza ideologica con il governo dei Repubblicani in USA. Gradirei che Giorgia Meloni leggesse questo monito per evitare gli stessi errori.

  4. Concordo con molte cose scritte da Bruno Maffezzoli. Ricordiamo la lezione della storia. Ricordiamo Hitler che invadeva la Cecoslovacchia per “difendere” i tedeschi dei Sudeti. Ricordiamo Chamberlain e il suo atteggiamento che portò alla Seconda Guerra. I fatti ci sono, l’invasione di uno stato sovrano è avvenuta. Questo il punto di partenza di ogni analisi. Il comportamento di Putin non è quello di uno che “ha le sue buone ragioni”. E, PER FAVORE, NON RIPONIAMO SPERANZE IN “The Donald”: o vogliamo già dimenticarci chi è ? Non ci sono ricette purtroppo. Cerchiamo di stare attenti e informati e parteggiamo e preghiamo per la Pace.

  5. Filippo Arpaia mi ha anticipato ed ha scritto quello che avrei scritto io, quindi sottoscrivo ogni sua riga ….. come la sottoscriverebbero la maggioranza degli italiani ( ed oggi anche degli ucraini, si proprio così in seguito ad un sondaggio del Kiiev Institute che certifica come la popolarità di Z sia molto al di sotto del 50%) , non capisco quindi l’ottusità dei nostri politici innamorati di un dittatore che blocca le elezioni , proibisce i partiti di opposizione , etc. etc …, ed ha drenato dall’Europa così tante risorse superiori a qualsiasi piano Marshall . Ultima cosa il fiume Dnestr nella parte che fa da confine tra Ucraina e Moldavia pullula di corpi di soldati e cadaveri di giovani in età di leva che cercano di lasciare il paese. La realtà di quella guerra è anche questo .

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