Proposte per arginare le “morti bianche”



Raffaele Iaria    24 Dicembre 2024       1

Nei primi nove mesi del 2024, in Italia sono state registrate 776 vittime sul lavoro, di cui 567 durante il proprio turno e 209 durante il tragitto casa-lavoro, con una media di 86 decessi mensili. Un dato in aumento rispetto all’anno precedente, che necessita politiche adeguate nella prevenzione di quella che oggi può essere definita come una vera e propria emergenza sociale. Ed è per contrastarla che la Compagnia della Buona Impresa, un movimento di imprenditori cattolici riuniti nell’Associazione di promozione sociale San Giuseppe Imprenditore, da sempre impegnata nell’ambito del fare impresa in modo etico, sostenibile e responsabile, ha trasmesso, sia al Cnel sia alla presidenza della Repubblica, un documento contenente alcune proposte per arginare il fenomeno delle cosiddette “morti bianche”.

Lo studio elaborato dalla commissione, alla quale hanno contribuito tra gli altri Leonardo Corbo, già comandante nazionale dei Vigili del Fuoco, e Sandro Bonomi, past president di Anima Confindustria, prevede quattro novità “importanti”. La prima è la patente per gli addetti. La seconda, denominata regola del fischietto, con la quale si istituisce la nuova figura del sorvegliante autonomo, con “patente speciale, fisso in zona sicurezza, cui spetta la facoltà di rallentare o fermare le attività soprattutto per i lavori a rischio”, che riguardano almeno il 60% dei casi. Terza novità: l’addebito automatico a carico dell’appaltante dei costi causati da soste o rallentamenti dei lavori, sino a un 30% in più del prezzo pattuito in sede di appalto. Quarta misura è l’installazione di sistemi di video sorveglianza tra la zona a rischio, soprattutto in cantiere, e quella del controllo della sicurezza. Ma qual è lo scopo di questo lavoro?

“L’Associazione San Giuseppe Imprenditore – spiega al Sir il presidente Lorenzo Orsenigo – nasce per due scopi principali. Il primo è legato alla solidarietà! Attraverso il servizio del Telefono Arancione assistiamo colleghi che si trovano in difficoltà economiche e utilizzando l’esperienza acquisita li aiutiamo a combattere la vergogna e a superare l’indecisione. Come imprenditori poi, da una parte proviamo a fare squadra e a tenere alto il senso di responsabilità affinché l’asticella della nostra reputazione nella società resti sempre alta, dall’altra stigmatizziamo chi invece tende colpevolmente ad abbassarla. Inoltre proponiamo soluzioni coraggiose, ragionevoli, etiche per tutta la categoria”.

Nell’ambito del “gravissimo” fenomeno degli incidenti mortali, la Compagnia della Buona Impresa, braccio operativo dell’Associazione, cui fanno capo circa un centinaio di imprenditori, ha “studiato” e “maturato” delle soluzioni con l’obiettivo di far istituire un tavolo di confronto tra governo, imprese e sindacati.

“Le cause delle cosiddette morti bianche – aggiunge Marco Prainito, imprenditore astigiano e coordinatore della Commissione – sono riconducibili alla superficialità con cui viene liquidato l’argomento. Essenzialmente le cause possono essere ricondotte alla mancanza di tempo, cioè alla riduzione ossessiva delle tempistiche di esecuzione e consegna dei lavori e agli appalti al ribasso, di cui sono la premessa economica. L’istituzione di una figura terza o sorvegliante autonomo, in grado di fermare i lavori, dovrebbe imporre all’appaltante l’obbligo di dare il giusto valore delle misure minime di sicurezza. L’idea di aggiungere un valore extra (dovuto agli scarsi requisiti di sicurezza) al valore totale dell’appalto dovrebbe permettere a tutti di non sottovalutare il tema”.

“La vita – spiega Prainito – vale di più di qualsiasi appalto. Le regole le abbiamo, la struttura organizzativa anche. Si tratta di migliorare il nostro modo di sentire la responsabilità di impresa e di percepire il mutuo rapporto tra lavoro e rischio per la vita umana”.E in vista della prossima apertura del Giubileo, l’Associazione ribadisce che i cattolici praticanti, “siano cittadini o politici, imprenditori o operai, devono saper testimoniare la propria esperienza di fede nei luoghi di lavoro, per vivere in comunione e cercando con pazienza e nel dialogo un’intesa e un accordo.

“Ciò non accade in politica e nel mondo del lavoro, dove – aggiunge Orsenigo – lacerandoci in scontri verbali e non, sprechiamo tempo e ricchezza. Se la fede non è un’esigenza umana ‘usa e getta’, dobbiamo usarla sempre. Noi stiamo lavorando per promuovere questa alleanza tra cattolici, soprattutto in ambito sociale ed economico e l’esempio l’abbiamo dato, noi imprenditori di fede cattolica, proponendo anche ad Acli e Cisl di fare proprie le nostre risoluzioni al fine di prevenire e ridurre le morti bianche”.

(Tratto da www.agensir.it)


1 Commento

  1. Troppi morti sul lavoro, esplosioni di gas domestico e disastri ambientali vanno arginati. Come esperto energetico, GQ e Sicurezza, per ridurre il numero di morti sul lavoro e sulle strade, consiglio di lanciare una campagna ad hoc con una scritta sui muri, nelle stazioni, sui treni e dappertutto ossessivamente.
    “SICUREZZA OVUNQUE E SEMPRE”
    Soltanto 2 ore fa. PARMA, 22 dicembre 2024, 15:27- Esplosione in una villetta a Parma, tre feriti gravi – Notizie ANSA https://www.ansa.it, Soccorritori al lavoro, ipotesi probabile una fuga di gas. E’ un deterrente psicologico straordinario, da evidenziare con targhe fisse, nella scuole, ospedali, aziende, supermercati si otterranno risultati immediati”, fa presa sulla popolazione! Trattasi di un’esperienza personale, vedrete che avrà grande successo!
    Mi rivolgo al coordinamento della Protezione Civile, a cura dei vari Ministeri. Tutto il territorio italiano e le attività pericolose, eventi naturali (all.RN643) e provocati dall’uomo, nella nostra penisola, devono essere monitorate con un sistema univoco STD intelligente, mediante sensori mirati, alcuni realizzati ad hoc. Se avessimo avuto attivo un sistema simili, avremmo potuto prevedere il collasso del ponte Morandi e successivamente del ponte sul Magra e le recenti alluvioni nelle Marche, Emilia Romagna e Sicilia.
    Tutti i Comuni d’Italia e i vari Ministeri devono poter interagire tramite un sistema IT con una sala di regia remota modernamente attrezzata, per tutte le situazioni critiche ad es. terremoti, alluvioni, esplosioni di gas nelle civili abitazioni, frane e catastrofi di ogni genere, da Ventimiglia e Trieste fino a Trapani. Nel caso non fosse già disponibile, occorre scrivere una specifica ad hoc per la realizzazione di un progetto indispensabile.
    a) Pericolosità del Gas Metano (NO! fiamma libera nelle civili abitazioni)
    CH4 per produrre energia pulita con tecnologia fuel cell ad alta resa, senza emissione di gas nocivi NOx CO2 M10 ecc. Per le case di civile abitazione EE pulita dalla rete o prodotta sul posto con sistemi sicuri. EE pulita e sicura. In molti casi è possibile evitare o ridurre questi rischi di incidenti (ma anche il loro inquinamento), non solo con attenti accorgimenti e controlli degli impianti, ma anche sostituendo l’uso del gas installando ad esempio scaldacqua solari, piani a induzione per la cottura, pompe di calore elettriche, caldaia a biomasse di classe elevata (si vedano alcuni dei nostri articoli su “Soluzioni per la casa senza gas“). Promuovere la ricerca e la diffusione di Cogeneratori (Energy Server) da 50 kW fino a 1,5 MW, alimentati a gas metano (visto che ne abbiamo in abbondanza, rendiamolo innocuo, con sistemi all. RN 639) posizionati in luoghi sicuri, in modo che da essi partano EE. ed acqua calda. Per le future abitazioni, niente fiamma libera ed inquinamento. Sono nuovi sistemi cogenerativi alimentati a CH4 oppure ad H2 per produrre EE di potenza ad alta resa e con zero emissioni, con la tecnologia Fuel Cell, sviluppata dallo scienziato Nicola Giordano che ebbi la fortuna di conoscere in vita, si potranno rendere innocui anche i fumi industriali di scarico. Ad esempio i cittadini di Taranto e di Roma, rispettivamente non dovranno più temere, sia l’Acciaieria che il futuro Termovalorizzatore! RifNot639: Fuel Cell cogeneratori – MCFC e SOFC. AttenRifNot643: Per attenuare sul territorio italiano l’incubo di alluvioni, siccità, incendi boschivi, frane e terremoti.

    b) RifNot643: Per attenuare sul territorio italiano l’incubo di alluvioni, siccità, incendi boschivi. Frane e terremoti.
    In riferimento all’iniziativa di “Autostrade con il suo climate transition plan 2024”, per quanto di seguito annotato, come difesa dai ricorrenti uragani distruttivi, cerco adesione per un progetto unitario nazionale integrato: messa in sicurezza del territorio di ciascuna Regione e dei rispettivi Comuni, in primis mediante un sistema di condotte (grandi dimensioni) ad hoc, evitiamo il costoso e pericoloso “cloud seeding” per la raccolta di acque meteoriche allontanandola dalle zone critiche, con successiva normalizzazione e riutilizzo delle stesse.

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