Valeriy Heyets: un progetto umanistico per la ricostruzione dell’Ucraina



Giuseppe Davicino    10 Luglio 2025       0

Pubblichiamo uno stralcio dell’ampia intervista realizzata da Giuseppe Davicino al prof. Valeriy Heyets, Direttore dell’Institute for Economics and Forecasting dell’Accademia Nazionale delle Scienze dell’Ucraina. Qui il testo integrale: https://www.agendadomani.it/?p=16503

“L’Ucraina di oggi non si trova solo nella fase di ricostruzione postbellica, ma anche in un momento storico di ripensamento del modello di sviluppo sociale. La guerra ha messo in luce vulnerabilità strutturali, ma allo stesso tempo ha attualizzato valori che prima erano rimasti nell’ombra”. Per Valeriy Heyets, Direttore dell'Istituto di Economia e Previsione dell’Accademia Nazionale delle Scienze dell’Ucraina, “l’Ucraina ha la possibilità di gettare le basi della ripresa non solo come ricostruzione fisica, ma come progetto umanistico”, dando il suo contributo all’Europa e al mondo per uno sviluppo più equo.

Il Prof. Heyets, uno dei massimi esponenti della comunità scientifica ucraina, traccia una road map per la rinascita del suo Paese: “non semplice ricostruzione, ma trasformazione economica, sociale e istituzionale”. Si sta assistendo ad una primavera di idee e di progetti per la rinascita dell’Ucraina, che avviene in una delle fasi più dure della guerra, in modo non dissimile da quanto successe in Italia. Infatti anche da noi le linee guida della ricostruzione furono elaborate proprio durante gli anni più critici della guerra.

1) Prof. Heyets, come va intesa la ricostruzione per l’Ucraina?

La ricostruzione postbellica dell’Ucraina deve basarsi su tre pilastri interconnessi: modernizzazione economica, rinnovamento istituzionale e politiche sociali di qualità. Solo grazie alla loro sinergia sarà possibile non solo superare le conseguenze della guerra, ma anche formare un modello di sviluppo sostenibile, inclusivo e incentrato sulle persone, che soddisfi sia le esigenze interne della società sia le linee guida dell’integrazione europea.

Inoltre, è sempre più necessario istituzionalizzare meccanismi di coesione sociale che vadano oltre la tradizionale politica sociale. Ciò comporta la formazione di nuove forme di interazione tra Stato, società civile e imprese, in particolare attraverso lo sviluppo di economie locali, il sostegno a modelli cooperativi e progetti infrastrutturali inclusivi. A questo proposito, è importante il ruolo delle comunità come attori della ripresa, capaci non solo di realizzare progetti, ma anche di dare forma a una nuova qualità dell’amministrazione pubblica a livello locale.

Infine, l’attuale situazione economica richiede un ripensamento del modello di interazione con i partner internazionali. La dipendenza dai finanziamenti esterni deve essere trasformata in un partenariato basato su una visione condivisa della ripresa, sulla trasparenza nell’uso delle risorse e sulla responsabilità istituzionale. Ciò implica non solo l’uso efficace dei fondi forniti, ma anche la formazione di meccanismi interni di monitoraggio, valutazione dell’impatto e pianificazione strategica, che consentiranno all’Ucraina di passare dalla modalità di sopravvivenza a quella di sviluppo.

2) Quindi per l’Ucraina si tratta non di un ripristino della situazione precedente alla guerra, ma di un salto nel futuro.

Vorrei far notare che i moderni processi di digitalizzazione e l’introduzione di nuove tecnologie si stanno verificando a un ritmo così rapido che il semplice ripristino di ciò che era prima della guerra spesso non ha senso, per cui, in realtà, il processo postbellico nell’economia dell’Ucraina sarebbe più corretto chiamarlo non ripristino, ma creazione di un nuovo modello di economia e sviluppo della produzione, che soddisferà gli obiettivi strategici del futuro del Paese.

Pertanto, la ricostruzione e lo sviluppo dell’Ucraina nel dopoguerra richiedono un approccio strategico globale che combini stabilità macroeconomica, impulsi di modernizzazione e politiche sociali di qualità.

3) Ci sono modelli di altre nazioni che potrebbero ispirare l’approccio dell’Ucraina?

Nel contesto dell’attuazione dei principi di qualità sociale nella ricostruzione postbellica dell’Ucraina, l’esperienza italiana può servire come preziosa fonte di ispirazione, dimostrando la resilienza delle istituzioni sociali anche di fronte alle turbolenze economiche.


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