
Come sta andando l'attività politica della Città Metropolitana di Torino?
Purtroppo, a distanza di molti mesi, possiamo parlare di una paralisi.
La riforma Delrio che ha istituito le Città Metropolitane ha certamente delle carenze, ma questo non basta a giustificare l'immobilismo totale a cui stiamo assistendo.
I consiglieri delegati, equiparabili a degli assessori, sono tutti espressione del Movimento 5 Stelle e quindi, sebbene non abbiano la maggioranza nel Consiglio, il governo dell'Ente è nelle loro mani.
Questa loro iniziativa solitaria, con la stampella ormai consolidata del centrodestra, non ha partorito nulla. Non abbiamo visto circolare una visione, un progetto di ciò che vogliono fare. La Città Metropolitana va avanti per inerzia, grazie all'altissima professionalità dei dipendenti ereditati dalla Provincia ma non si va oltre. Manca la politica.
La sindaco Appendino non nasconde il suo disinteresse per la Città Metropolitana, si presenta di rado, addirittura diserta la Conferenza dei Sindaci. Legittimo che disapprovi la legge Delrio, ma è molto grave che trascuri un incarico importante che tocca la vita di 2.200.000 abitanti e 316 comuni. Un territorio che è metà del Piemonte. È un atto di irresponsabilità. Tutto sembra ridursi all'ordinaria amministrazione, senza slanci e idee. Una tristezza…
È vero, le risorse finanziarie sono scarse, ma il M5S è rimasto fermo anche su iniziative a zero euro come la riorganizzazione dell'Ente e l'avvio delle Commissioni consiliari, che partiranno solo a fine luglio.
C'è un piano strategico da realizzare, un piano scuole e viabilità da sviluppare.
I consiglieri 5Stelle non sembrano rendersi nemmeno conto della gravità della situazione e stanno affossando un Ente che ha dignità costituzionale e potrebbe essere fonte di sviluppo, intercettando fondi europei e impostando strategie per attrarre investimenti.
Questa paralisi è ingiusta e dannosa per il nostro territorio. Siamo allo stallo.
Appendino, se ci sei batti un colpo!
Torino e la sua provincia meritano di più.
Purtroppo, a distanza di molti mesi, possiamo parlare di una paralisi.
La riforma Delrio che ha istituito le Città Metropolitane ha certamente delle carenze, ma questo non basta a giustificare l'immobilismo totale a cui stiamo assistendo.
I consiglieri delegati, equiparabili a degli assessori, sono tutti espressione del Movimento 5 Stelle e quindi, sebbene non abbiano la maggioranza nel Consiglio, il governo dell'Ente è nelle loro mani.
Questa loro iniziativa solitaria, con la stampella ormai consolidata del centrodestra, non ha partorito nulla. Non abbiamo visto circolare una visione, un progetto di ciò che vogliono fare. La Città Metropolitana va avanti per inerzia, grazie all'altissima professionalità dei dipendenti ereditati dalla Provincia ma non si va oltre. Manca la politica.
La sindaco Appendino non nasconde il suo disinteresse per la Città Metropolitana, si presenta di rado, addirittura diserta la Conferenza dei Sindaci. Legittimo che disapprovi la legge Delrio, ma è molto grave che trascuri un incarico importante che tocca la vita di 2.200.000 abitanti e 316 comuni. Un territorio che è metà del Piemonte. È un atto di irresponsabilità. Tutto sembra ridursi all'ordinaria amministrazione, senza slanci e idee. Una tristezza…
È vero, le risorse finanziarie sono scarse, ma il M5S è rimasto fermo anche su iniziative a zero euro come la riorganizzazione dell'Ente e l'avvio delle Commissioni consiliari, che partiranno solo a fine luglio.
C'è un piano strategico da realizzare, un piano scuole e viabilità da sviluppare.
I consiglieri 5Stelle non sembrano rendersi nemmeno conto della gravità della situazione e stanno affossando un Ente che ha dignità costituzionale e potrebbe essere fonte di sviluppo, intercettando fondi europei e impostando strategie per attrarre investimenti.
Questa paralisi è ingiusta e dannosa per il nostro territorio. Siamo allo stallo.
Appendino, se ci sei batti un colpo!
Torino e la sua provincia meritano di più.
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