Antonella Luchino - 2013-07-10 Buongiorno, quando la smettera' il PD di correre dietro ai capricci di Berlusconi?
Arrivare addirittura a bloccare i lavori delle Camere.
Ma se invece di Berlusconi ci fosse un cittadino qualunque ci sarebbe tutta questa mediaticita'? E la legge sul conflitto di interessi quando sara' finalmente messa in cantiere? Personalmente dubito che i processi archivino un'era. | ||
Stefano Godizzi - 2013-07-04 L'accelerazione degli eventi imporrebbe una ripresa di sobrietà e di concretezza, preludio al fatto che il centrosinistra indichi la direzione dove vuole portare il paese. La girandola di sigle (Ulivo, Unione, centrosinistra senza trattino, federazione ulivista, ecc...)non ha prodotto stabilità ma un inseguire l'onda del momento. Servono riferimenti solidi e non intuizioni estemporanee. La seconda repubblica ha conservato tutti i difetti della prima (aggravandoli!) ma non ne ha conservato i molti pregi. Nella nostra situazione servirebbe veramente un antidoto "popolare". | ||
Umberto Cogliati - 2013-07-01 Per non più parlare di Berlusconi si continua a parlarne. A mio parere si esce da questo tormentone solo rifacendoci e volendo nuove regole. In fondo la democrazia è anche forma e in questo caso la forma è molto sostanza. La prima di queste regole è la riforma della legge elettorale. Se fatta bene, con questa approderemmo a due risultati: cancellare le indecenze del porcellum e consentire l'ingresso nelle istituzioni che contano di persone e linfa nuova. La gente ci ha messo un po' ma ormai ha capito che il centro sinistra e il centro destra sono più simili di quanto non si pensi, e il collante, vedasi le elezioni di febbraio, è stato proprio l'invereconda legge elettorale, e meno male che non ha "premiato" abbastanza. Al momento la situazione appare la seguente, purtroppo: Berlusconi come una giaculatoria sostiene il governo Letta ma nel contempo mena il can per l'aia sulla legge elettorale, legandola al contesto delle riforme, vale a dire portarla avanti più che si può; per fare che? Vedere come vanno le sue cose con la giustizia e valutare il momento buono per staccare la spina al governo e presumere di andare alle elezioni anticipate ancora col porcellum, credendo, dai sondaggi, di arrivare lui premiato. E' un po' fantascienza ma non c'è altra spiegazione. Anche il ritorno a Forza Italia è per portare l'attenzione su un elemento esterno che distragga l'elettorato dai guai berlusconiani. In questo scenario Letta è una sorta di agnello sacrificale alle fantasie di Silvio. Purtroppo l'annunciato (?) congresso del PD non si sta mettendo gran bene; anche qui, a parte i litigi quotidiani, il dilemma sulla identificazione del segretario col candidato premier viene spesa più o meno non come una regola ragionata ma per favorire un candidato o un altro. Il PD deve tornare alla serietà delle buone regole e non modificarle a ogni convenienza. Poi, si dice, aria nuova significa che le segreterie che hanno cannato stiano un po' fuori. Stimo Bersani ma mi pare che stia rialzando la cresta, forse rispolverando una vera o presunta (spero presunta) solidarietà del gruppone ex PCI, PDS, DS. Sarebbe la rovina. | ||
Andrea Griseri - 2013-06-27 Fino a poco tempo fa una pubblicità di non so più cosa recitava: ti piace vincere facile? A me personalmente no. Nulla di duraturo si conquista senza fatica ci ripeteva la nostra antica proffia di ginnasio e aveva ragione. Non è che i nostri errori, le nostre contraddizioni, l'incapacità di decifrare il quadro di riferimento globale, la mancanza di coraggio, la mancanza di leadership (prima ancora che di leaders) hanno spianato la strada a Berlusconi per 20 anni? Ora il deus ex machina in toga scende dal cielo a fare giustizia dell'eroe negativo come in uno spettacolo metastasiano di 3 secoli fa ma noi restiamo più che mai preda delle nostre insufficienze. Oh! Lo spettacolo di questo popolo! Anziché di fiscal compact, delocalizzazioni, governo dell'economia si concentra sulla fondamentale questione "ma quei due hanno guardato la luna oppure...?" Molte imprese non investono in Italia anche per la lentezza della giustizia... quanto ci sarà costato questo processo? | ||
franco maletti - 2013-06-27 La base di partenza, per tutti, è quella di un ritorno al senso etico ed al rispetto delle regole. Con buona pace di chi considera il moralismo oppressore della libertà. La strada la conosciamo. Papa Francesco ce la ricorda tutti i giorni. E nelle sue parole ci si ritrovano con entusiasmo tutte le persone oneste a prescindere dal loro credo. Altrimenti è la dissoluzione. Insieme al destino di essere maledetti dalle future generazioni. |