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Record e considerazioni
 
di Alessandro Risso
 

Nel mese di aprile appena trascorso “Rinascita popolare” ha battuto ogni record di contatti: 1501 utenti si sono collegati al nostro sito, per 3529 visite mensili, che danno una media di 117 visitatori ogni giorno, con un netto miglioramento rispetto al precedente massimo di 96. Inoltre, possiamo ritenere di avere ormai circa 500 lettori abituali (almeno una visita a settimana) e un altro migliaio di lettori saltuari (almeno una visita al mese). Non saranno numeri stratosferici, ma per una realtà culturale che guarda alla politica sono certamente significativi. Pensate che successo sarebbe, per una qualsiasi Associazione, radunare quotidianamente oltre cento persone provenienti da tutta la Regione per dibattere della res publica.
L’impennata di aprile, nei lettori e nei commenti inviati, è in gran parte dovuta all’interesse suscitato dalle vicende riguardanti l’elezione del Presidente della Repubblica, che hanno lacerato il Partito Democratico in seguito all’affossamento delle candidature di Franco Marini prima e Romano Prodi poi. Ne abbiamo parlato in sette articoli, di sei diversi autori, che hanno suscitato oltre 50 commenti e anche il record di contatti giornalieri, ben 354 il 19 aprile.
Ho snocciolato questi numeri per dare una prima risposta ai due autorevoli amici che in quei giorni si sono lamentati perché “le beghe di partito (trovano) spazio su Rinascita popolare, che dovrebbe avere un taglio prepolitico”, mentre “sarebbe molto meglio che l'Associazione si occupasse di cose più serie e non si facesse carico di chiosare tutte le polemiche interne del Partito Democratico, di cui non vorremmo essere una dependance”.
Penso sia chiaro a tutti il ruolo culturale, prepolitico e anche politico (che non significa partitico!) dell’Associazione e di “Rinascita popolare”, che ne ha assunto il ruolo di strumento di divulgazione e dibattito. Nello stesso mese di aprile, oltre che dell’attualità politica, gli altri articoli pubblicati parlano di papa Francesco, del cinquantenario della Pacem in Terris, della selezione della classe dirigente, delle regole di cui necessita l’economia del mondo nuovo, della resistenza silenziosa degli “schiavi di Hitler”. Le “cose più serie” non sono mancate. Come sempre.
Ma come poteva mancare l’interesse dei Popolari piemontesi di fronte a vicende poste al centro del dibattito politico nazionale e che hanno diviso il PD, partito in cui milita una consistente parte di cattolici democratici? Non sarebbe stato paradossale che proprio noi ignorassimo le considerazioni di Matteo Renzi, riferimento per molti Popolari, contro la candidatura di Franco Marini, riferimento per altrettanti Popolari? Qualcuno pensa veramente che ci dovremmo comportare come le tre scimmiette – non vedo, non sento, non parlo – quando un tema può essere scomodo o dispiacere a una o all’altra delle parrocchiette correntizie? Sarebbe una mancanza di rispetto non tanto nei confronti di chi ha la responsabilità della rivista on-line, quanto degli amici che vi scrivono e dei lettori che intervengono nel dibattito: articoli e commenti che danno la misura di una passione civile e politica che accomuna tutti i Popolari piemontesi.
A questa passione, nel limite delle capacità e del tempo libero dedicato, “Rinascita popolare” continuerà a dare voce.


giuseppe cicoria - 2013-05-07
Hai perfettamente ragione. Non mi sento una "bella statuina". Vivo in Italia e, per dovere civico debbo partecipare alla vita politica del nostro Paese anche perchè ciò che avviene condiziona fortemente la mia vita materiale oltre che il mio umore. Che razza di democrazia sarebbe se ci si deve astenere dalla partecipazione almeno culturale dal commentare e e giudicare quelli che decidono per me e la mia famiglia? Cari saluti
Valeria Astegiano - 2013-05-06
Partecipo volentieri da "esterna" alle discussioni in questo sito. Ritengo doverose le dimissioni di Morgando e Bragantini in questo dopo elezioni. La non presenza di Piemontesi, la Bonino è piemontese (sic), è una vera scusa, un moto di stizza... e tutti sappiamo il perchè di questa stizza. Le dimissioni dovevano arrivare prima, dopo le elezioni, per un doveroso ricambio e per i risultati, positivi, ma non esaltanti. Avrei voluto altri candidati alle primarie, più renziani che avrebbero certamente portato più voti e meno catapultati da Roma, tipo la Piccoli e Patriarca.Il governo di Letta non mi stupisce e non mi mi indigna. Occorre vedere se si riuscirà a gestire una Grosse coalizione!!!I ministri?? C'è di meglio in giro. I sottosegretari??? Manuale Cencelli. Gente che non sa da quale parte cominciare.Nel partito occorre un ricambio di persone, a livello nazionale , regionale, provinciale e comunale. Sì perchè il silenzio del PD in certi comuni, come il mio, è assordante.
Marco Verga - 2013-05-03
Sono sempre più convinto che in un momento di crisi e confusione politica come quello attuale l'"Associazione i Popolari" rappresenta un punto di riferimento importante per il confronto e l'elaborazione di un indipedente pensiero politico. Ottimi quindi i risultati del sito, ma devono essere solo un inizio, fra l'altro sarebbe utile anche l'integrazione con i social network per aumentare l'area di diffusione. Saluti
Maria Carla Micono - 2013-05-03
Anch'io ho letto delle dimissioni di Gianfranco Morgando. Questa notizia mi fa pensare soprattutto alla grande confusione che regna all'interno del PD oggi. Possibile che non si riesca a far stare zitte alcune persone, vedi Fassina ad esempio, e provare a dialogare prima tra di noi e poi con l'altra anima del PD? Questo Governo è proprio "tollerato" dalla maggior parte degli elettori PD, se poi si accondiscende a Berlusconi e si lascia sproloquiare Brunetta......
Stefano Godizzi. - 2013-05-03
Da poco anche io, che non sono piemontese, ho scoperto Rinascita Popolare ed ho trovato commenti, condivisibili o meno, che sono pertinenti ed interessanti. Una sorta di antidoto al chiacchiericcio mediatico che congestiona le cronache politiche. Saper capire quanto accade in Italia è il presupposto per poter scegliere. Le torsioni alle quali è sottoposto il PD (causa un risultato elettorale insufficiente ed un partner impossibile come il mov.5 stelle) hanno devastato il partito: ma non manca anche una classe dirigente adeguata? Non manca anche la capacità di riflettere oltre i bagliori del nuovismo? Domande che attendono risposte.Rinascita Popolare che cresce è comunque una gran bella notizia!
Luchino Antonella - 2013-05-03
Buongiorno, leggo su La Stampa che il segretario del PD piemontese, Gianfranco Morgando, ha rassegnato le dimissioni per l'esclusione di una rappresentanza del Piemonte nella squadra del neo-governo Letta. Sono molto dispiaciuta e rammaricata e mi sorge spontanea una domanda: ma esiste ancora il PD? Il Primo Ministro Letta sta per caso accondiscendendo Berlusconi pur di non fare cadere il Governo appena insediato? Ancora oggi mi domando come ha potuto un partito come il PD, composto da politici preparati e capaci a cadere nella trappola di Berlusconi!