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Stamattina ho votato scheda bianca
 
di Stefano Lepri
 

Stamattina ho votato scheda bianca.
L’ho fatto con sofferenza, perché Marini è stato uno dei leader del partito in cui ho cominciato a far politica, con cui quindi condivido alcune amicizie e larga parte di visione politica. La ragione del mio voto è semplice: il popolo si aspetta segnali di cambiamento e netta discontinuità con i fallimentari anni della seconda Repubblica. Ci vuole lo schema adottato per Ciampi, Grasso e Boldrini: una persona autorevole di società civile che non faccia temere un nuovo inciucio con il centrodestra. Oppure Prodi, cioè chi è stato fatto fuori proprio dai giochi di potere.
Renzi ha probabilmente esagerato nel giudizio personale su Marini, ma vede giusto nel chiedere una politica rinnovata e competente. In questo senso, per me non andranno bene tutti gli altri nomi (compreso Rodotà) che richiamano a schemi o storie, pur gloriose, del passato prossimo o remoto.


Stefano Godizzi - 2013-05-08
Contro Marini ha funzionato la suggestione del nuovismo, che avrebbe incoronato il laicissimo Rodotà come novità-web, benchè coetaneo di Marini e ben più "vecchio" come attore politico. Siamo al paradosso: Marini osteggiò Buttiglione, combattè la battaglia nel PPE contro il berlsuconismo mentre in quegli anni Emma Bonino veniva eletta deputata a Padova col "Polo" e poi nominata commissario europeo. Adesso lei è "il nuovo" e lui è "il vecchio" secondo i dettami modaioli del sopravvalutato web. Rispetto per tutti, ma rovesciare la verità.... E poi questa storia del "nuovo" come se si dovesse scegliere una maglietta per l'estate e non i Presedente della Repubblica. Ci ricordiamo i nuovi del 1999, quando gli asinelli ci presentarono Rutelli, Cacciari, Di Pietro, Orlando, Bordon... nessuno di questi sta più nel centrosinistra. Nuovo? Forse è meglio affidabile!
Rosanna Cordero - 2013-04-22
Non mi entusiasmava la candidatura di Marini (ma sette anni fa neppure Napolitano sembrava il grande che si è rivelato): a posteriori però mi sembra evidente che sia stato un errore non votarlo. Si sono scatenati i malumori che hanno concorso al siluramento di Prodi, e ci si ritrova ora a dover prendere, sconfitti e sbandati, la stessa strada che, eletto Marini al Quirinale, si sarebbe percorsa -se non altro- con la forza del premio di maggioranza alla Camera. Senza contare che Napolitano non durerà certo sette anni, e che quindi il suo successore sarà eletto dal prossimo Parlamento, dove -per quanto accaduto- è ora inimmaginabile trovarci in maggioranza. Ora che il disastro è fatto, cercate tutti quanti di non peggiorarlo con ulteriori reciproche aggressioni.
Leonello Mosole - 2013-04-20
Prima del naufragio fate almeno qualcosa di buono: cambiate questa schifezza di legge elettorale (che comunque vi ha permesso di sedere in Parlamento a nome del PD) o almeno abolitela.
Beppe Mila - 2013-04-19
Per un democratico questa è una bruttissima giornata, cerchiamo di trovarvi qualcosa di buono . A Stefano va riconosciuta lealtà ed il coraggio delle proprie scelte , eh beh si, piacciano o non piacciano. In tanti hanno risposto, riprenderei due commenti che riassumono bene quella che è la situazione ed il pensiero di molti. Sono quello di Giorgio Merlo, completo, tecnico di alto profilo e quello di Antonella Luchino che si vede che lo ha scritto con il cuore. Detto ciò, da domani si volti pagina si discuta all'infinito, ma presa una decisione la si rispetti... per far si che anche il PD abbia ancora un futuro.
paolo berger - 2013-04-19
Non mi pare sia stato dato un bell'esempio, seppur il periodo richieda sicuramente un cambio di passo. Se poi però l'obiettivo è spaccare comunque, allora il discorso cambia...
giorgio merlo - 2013-04-19
Nei partiti normali e democratici, caro Stefano, quando si assume una decisione - anche a maggioranza, come quasi sempre capita e non all'unanimità - quella scelta diventa "la" scelta del partito. L'atteggiamento politico della tua corrente, che ha avuto se non altro il merito di dirlo rispetto all'esercito dei soliti franchi tiratori, porta però ad una medesima conclusione politica. E cioè, d'ora in poi, accanto alla singolare e squallida demonizzazione personale nei confronti di chi si assume a rivestire una carica istituzionale sgradita a quella corrente, ognuno potrà assumere le decisioni che ritiene opportune. A prescindere da ciò che dice, propone e vota il partito. E questo, sia chiaro, a qualsiasi livello e nei confornti di qualsiasi esponente. L'anarchia o va sempre combattuta o va sempre praticata.
Luchino Antonella - 2013-04-19
Buongiorno, se non le vanno bene tutti gli altri nomi, oltre a quello di Marini, perche' non dichiara apertamente il nome di chi gradirebbe quale candidato a Presidenza della Repubblica? Perche' se la maggioranza del suo partito aveva deciso per Marini, non e' stata rispettata questa direttiva? Ma lo spirito democratico dove e' finito? Vi stare rendendo conto dell'immagine che state dando del PD? Se continuerete cosi', rischierete di far crollare tutto il partito e poi non lamentatevi se il prossimo Governo potrebbe essere nuovamente a guida Berlusconi.
E.R. - 2013-04-18
Se non si tende una mano al Movimento 5 Stelle e si tenta l'inciucio con il PDL il PD perderà la poca fiducia concessagli dai suoi elettori. I cittadini sono stanchi, arrabbiati e delusi, hanno dato un ultimatum alla "vecchia" politica e questa volta la sinistra deve giocare bene le sue carte. Questo paese deve cambiare, ora. Non c'è più tempo. Il popolo italiano vi chiede di votare Rodotà, votatelo.
mario chiavario - 2013-04-18
Se permettete vorrei argomentare un'opinione che può essere apparsa immotivata e lo faccio pur temendo di dire cose che possono sembrare fuori dal mondo. Secondo me occorre partire dall'art. 87 della Costituzione, che vuole un Capo dello Stato il quale sia rappresentante dell'unità nazionale. Col rendere necessaria una maggioranza di 2/3 per le prime tre votazioni si è spinta quest'esigenza molto in su, ma la sollecitazione in quella direzione non si esaurisce lì. E dimenticarlo, a partire dalla quarta votazione, solo perché lì basta la maggioranza assoluta, è una forzatura, tanto più clamorosa quanto più il "porcellum" altera oggi lo stesso senso della regola fissata al riguardo dall'art. 83 c. 3 della Costituzione, che è stata costruita in rapporto a un sistema elettorale rigidamente proporzionale, senza premi di maggioranza. Per questo mi parrebbe opportuno che si cercasse di puntare a candidature che non si pongano "contro" qualcuno o qualcosa, come invece oggettivamente sono, per un verso o per l'altro, al di là del valore delle persone, quella di Rodotà ma anche quelle di Prodi o di D'Alema. Prima ho fatto due nomi ma se ne possono aggiungere altri, a cominciare da quello dell'attuale Presidente del Senato.
giuseppe cicoria - 2013-04-18
Bravo! Così si fa per evitare che la stolta politica di Bersani porti il PD al disfacimento. Vanno bene Prodi o Rodotà anche se il migliore sarebbe Zagrebelski. Non si può avere tutto dalla vita! Una soluzione tecnica di governo va trovata solo con il M5S. Se si trova una quadra sul problema del finanziamento dei partiti (potrebbe, per esempio, essere eliminato in 4 o 5, a scalare) sono sicuro che tutto il resto verrebbe in discesa! Un caro saluto di buon lavoro.
M.C.Micono - 2013-04-18
Spero che continuiate a farlo. La mossa di Bersani non è piaciuta ai tesserati PD: ho sentito molte proteste, cui unisco la mia.
Mario Chiavario - 2013-04-18
C'è stato il fallimento (da scontare in partenza?) di una candidatura di tutto rispetto ma di basso profilo come quella di Marini, che tra l'altro ha fatto lievitare, per contrapposizione, quella "laicissima" di Rodotà, contrabbandato come candidato "di unione". Perché non puntare su persone come Anna Maria Cancellieri o Paola Severino?
Dino Ambrosio - 2013-04-18
Certo che state dando, tutti insieme, una immagine del PD che fa proprio pena. Capisco che ci possano essere tensioni, ma così è proprio troppo!
franco maletti - 2013-04-18
Peccato che il tuo partito, a maggioranza, avesse deciso per Marini. Mi sembra che il tuo concetto di democrazia si sia molto annacquato. A favore di un opportunismo personale che non condivido. Tanti auguri per il tuo futuro in un partito (?) che, per coerenza e per definizione, non sarà più "democratico".
Massimo Negarville - 2013-04-18
Bravo Stefano, una scelta saggia.
beppe barbonaglia - 2013-04-18
Io provengo addirittura dalla ex D.C. e mi ha stupito la "leggerzza" di Bersani nel voler sacrificare Marini quando era ben chiaro sin da ieri sera che non sarebbe passato. Se non riusciamo a capire che l'elettorato vuole un cambiamento non necessariamente di età ma di "credibilità" indipendentemente dall'età è meglio se cambiamo mestiere e Rodotà questa credibilità la possiede anche nei confronti del nostro elettorato tradizionale perchè diversamente, seguendo il Tuo ragionamento, nemmeno Prodi andrebbe bene. Inoltre dovremmo capire che si deve operare per creare le condizioni anche per una ipotesi di Governo immediato o dopo la riforma della legge elettorale e, visto l'esito elettorale della Lista Monti, credo che le prospettive vadano in una sola direzione. Cerchiamo di salvare il salvabile... Questa mattina fra gli iscritti del vercellese c'è la rivoluzione, fra i simpatizzanti invece comincia a nascere un senso di... disprezzo nei confronti della nostra classe dirigente e dei grandi elettori.
Giorgio Zimbaro - 2013-04-18
Continuo a sostenere che occorra votare Guido Bodrato!
antoninomortellaro@yahoo.it - 2013-04-18
Bravo Stefano, sono d'accordo Prodi è la persona giusta (conosciuto, stimato, equilibrato) e poi fa espatriare i ventennali mali d'Italia. Almeno così hanno promesso. Grazie Prodi tu che ci liberi di tutti i mali.