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Cominciano malissimo
 
di Alessandro Risso
 

Bersani a parte, il palcoscenico è tutto per loro. Dai media sono scomparsi Monti, Casini, Fini, Ingroia, Di Pietro, Vendola, Giannino e relativi comprimari. Persino Berlusconi è in disparte, seduto sulla riva del fiume. Protagonisti assoluti sono Grillo e i suoi 163 parlamentari, decisivi per il governo del Paese. È naturale che abbiano loro i riflettori puntati addosso, perché sono la novità e perché un quarto degli elettori li ha incaricati di rappresentare il diffuso disagio sociale e ha riposto in loro speranze di cambiamento. Una pesante responsabilità che ora deve passare dalle parole ai fatti.
Prima riunione assoluta dei Grillini e prime decisioni con l’elezione dei due capigruppo: Vito Crimi al Senato e Roberta Lombardi alla Camera. Due sconosciuti, come tutti gli altri, che quindi hanno suscitato grande curiosità e attenzione.
Il loro esordio è stato devastante.
Appena eletto Crimi ha dichiarato: “No a governi politici. Qualunque proposta alternativa al governo dei partiti noi la valuteremo”. Posizione condivisibile o no, ma chiara: non daremo la fiducia a un governo politico e siamo disponibili a un governo tecnico. O politico o tecnico, tertium non datur. Questa posizione viene smentita dopo poche ore dallo stesso Crimi: “Preciso che non ho mai parlato di appoggio a governo tecnico. L’unica soluzione che proponiamo è un governo del Movimento 5 Stelle”. Per chi si propone di cambiare il linguaggio della politica e renderlo più chiaro e coerente, non è un bell’inizio. Ricorda molto le giravolte verbali del miglior Berlusconi. E non è un bel modello. Anche se è forse più corretto il parallelo con Alfano, abituato a cambiar versione sulle imbeccate del capo. Che questa volta è Grillo (o Casaleggio? chissà?)
Ma non è nulla in confronto con la collega capogruppo, un vero fenomeno. Ecco quello che ha scritto la Lombardi sul suo blog il 21 gennaio per giustificare la discussa apertura di Beppe Grillo ai neofascisti di Casapound: “(Loro) del fascismo hanno conservato solo la parte folcloristica, razzista e sprangaiola. Che non comprende l’ideologia del fascismo, che prima che degenerasse aveva una dimensione nazionale di comunità attinta a piene mani dal socialismo, un altissimo senso dello stato e la tutela della famiglia”. Un vero capolavoro. Che ha già attirato la reprimenda di Gramellini su "La Stampa", ma su cui non possiamo tacere un giudizio.
Non è facile condensare in tre righe tante idiozie, calpestando insieme la logica elementare e la realtà storica.
La logica perché se Casapound ha conservato del fascismo, oltre al folklore, solo la parte “razzista e forcaiola”, non si vede come possa essere un interlocutore politico accettabile.
La storia per una serie di motivi: posto che la signora intenda il fascismo “degenerato” con le leggi razziali e la deriva verso il conflitto mondiale, non cita tra le “cose buone” fatte da Mussolini le bonifiche dell’Agro Pontino, l’IRI o il primo welfare di Stato, come si limiterebbero a fare Berlusconi e sodali. Parla di “dimensione nazionale di comunità attinta a piene mani dal socialismo” quando il socialismo dell’epoca, figlio della Rivoluzione d’ottobre, aveva il mito dell’Internazionale e avversava non solo il nazionalismo ma il concetto stesso di nazione. Ridicolo poi il riferimento all’“altissimo senso dello stato”: il fascismo nasce con un programma che mescola istanze socialiste e nazionaliste, si impadronisce del potere con un colpo di stato – la marcia su Roma – dopo aver sistematicamente usato la violenza contro gli avversari politici, abbatte lo stato liberale e lo sostituisce con “il nuovo stato fascista”, ispirato dal motto “tutto nello stato, niente contro lo stato, nulla al di fuori dello stato”. Per Mussolini lo stato è tutto, è “totalitario”. Nega le libertà individuali e le autonomie locali. È una dittatura. Di quel periodo, l’“altissimo senso dello stato” lasciamolo a Giacomo Matteotti, Luigi Sturzo e Benedetto Croce, per favore.
Avrà anche ragione chi pensa che dopo Berlusconi e i berlusconiani, dopo i lusi, i trota, i fiorito, gli scilipoti e i razzi, questi grillini non possono essere peggio. Certo è che, se il buongiorno si vede dal mattino, la nuova stagione politica del Movimento 5 Stelle comincia sotto la grandine.


giuseppe cicoria - 2013-03-08
Caro Risso il tuo articolo si aggiunge a tanti (troppi) altri che sono stati scritti per screditare i grillini eletti. Non ci meravigliamo, poi, se Grillo dal suo blog lancia anatemi e si allontana sempre di più da una ipotesi tecnica che possa far vivere almeno un governo minoritario che sia, però, costretto a fare quel bel numero di leggi tendenti a moralizzare un po' questa Italia sgangherata. Con questi nuovi eletti sarebbe utile un approccio meno aggressivo stimolando ancor di più in loro la volontà di fare, e fare bene. Per favore non spegnamo gli entusiasmi di questi giovani; diamo loro un pò di fiducia e vediamo se riescono a fare qualcosa di diverso da quello che, purtroppo, abbiamo visto finora. Non alziamo steccati che ci possono portare alla catastrofe di nuove elezioni!
Paolo Parato - 2013-03-08
D'accordo con Rodolfo. A Leonello chiedo a cosa si riferisce. Credo che Bersani abbia fatto bene in questo dopo elezioni (a parte l'aria troppo afflitta). Male, malissimo i soliti D'Alema e Veltroni che non perdono occasione per fare danni.
leonello mosole - 2013-03-07
Mi pare che noi abbiamo cominciato peggio ...
Ruggero Bacchetta - Grignasco (No) - 2013-03-06
Mi limito a compiacermi per questa analisi e conseguente giudizio, che sottoscrivo. Bisogna poi trovare la via per il futuro della democrazia e delle istituzioni repubblicane. E del nostro partito che, nato come "nuovo", in realtà è ancora un pò vecchio.
Franz - 2013-03-06
E' evidente che il M5S ha un concetto della politica e della democrazia alquanto singolare: quale democrazia permette di governare a chi ha avuto il 25% dei voti e lascia all'opposizione chi ha avuto il 75%?. Mi pare che il riferimento al fascismo sia attinente più che mai (con grande dispiacere e timori per i veri democratici). Se il buon giorno si vede dal mattino ... occorre fare ogni sforzo possibile per spiegare a chi ha votato Grillo per protesta che ha commesso un madornale errore.
Dino Ambrosio - 2013-03-06
Per far risplendere il sole secondo me ci vuole saggezza e bisogna fare buon viso a cattivo gioco come mi sembra stia facendo, nonostante qualche gesto brusco, Bersani. Nonostante tante "incongruenze" gli eletti del M5S mi sembrano persone di buona volontà, in buona fede, più colti di molti parlamentari di un recente passato. Se Bersani riuscirà a dimostrare la sua volontà di riformare davvero il sistema, nonostante qualche iniziale intemperanza, la collaborazione con il M5S sarà un'occasione di rinnovamento unica per l'Italia e per l'Europa. NOn credo di essere un ingenuo, ne un ottimista a tutti i costi.
Beppe mila - 2013-03-06
Purtroppo si. Magari parliamone anche solo di sfuggita sabato mattina. Giusto per ricordare a tutti qual'è la situazione.
Rodolfo Buat - 2013-03-06
Sono d'accordo. Stiamo dando un ruolo eccessivo a questo movimento. I pochi contenuti condivisibili non giustificano la sudditanza a un metodo anti-democratico espresso da Grillo e gli altri. Inseguire l'avventura è un isitinto innato di questo Paese, ma non ha mai portato bene. Diciamo però anche qualcosa che ci riguarda: abbiamo perso troppe occasioni per guidare il cambiamento che la società si attende e per dare ai giovani una speranza. Ripartiamo da qui.