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I cittadini contro la speculazione
 
Una proposta per intervenire dal basso sulla riduzione del debito pubblico
 

Abbiamo ricevuto una lettera di Luigi Pinchiaroglio, segretario del Circolo intercomunale PD di Pinerolo, che propone un progetto nazionale per la riduzione degli interessi sul debito con il diretto coinvolgimento dei dipendenti pubblici – per estensione anche di tutti gli altri cittadini e imprese che devono ricevere denaro dalle pubbliche amministrazioni – e del sistema bancario.
Alleghiamo in calce il documento, affidandone la valutazione ai nostri lettori.

Documento

giuseppe cicoria - 2012-01-19
Magari fosse possibile! Considerazioni: il tasso dello 0,25% è troppo basso per sperare che una parte consistente dei titoli non venga portato alle banche per la conversione in contanti. Se ciò avviene, l'ammontare dei titoli rilasciati e da scontare alla BCE diventa troppo grande per le disponibilità da questa messe a disposizione. Infine, le banche, che sono attualmente PRIVATE, non hanno alcuna intenzione di gravare il loro patrimonio con i titoli di Stato da scontare ai cittadini e portati a garanzia alla BCE ma che rimangono sempre di proprietà delle stesse! Sarebbero costrette a ricapitalizzare! Se la Merkel con il suo atteggiamento negativo causa un ulteriore impoverimento dell'Italia per l'altisssimo costo degli interessi passivi che siamo costretti a pagare e, specularmente, l'arricchimento della Germania (i loro tassi diminuiscono per effetto dello spostamento dei risparmi verso di loro), secondo me, Monti dovrebbe educatamente, come è il suo stile, "minacciare" di affossare anche le alte economie europee nel seguente modo: dichiarare la moratoria per i titoli di Stato italiani a scadenza fino al 2014 o 2015 assicurando per essi il pagamento degli interessi ma non il rimborso dei capitale. Il corso di questi titoli si deprezzerebbe notevolmente ma lo Stato si assicurerebbe una stabilità di bilancio con il congelamento dell'ammontare degli interessi passivi da pagare. Con l'avanzo primario allargato (si potrebbe richiedere qualche altro sacrificio ai cittadini ed intensificare la lotta all'evasione) comprare sul mercato secondario, a prezzi scontati, una quantità notevole di titoli, riducendo in maniera interessante lo stock del debito pubblico. Bloccando il rimborso dei titoli, infatti, il corso dei titoli bloccati si ridurrebbe di molto per effetto dell'aumento dello spread ma ciò diverrebbe un vantaggio per lo Stato anzichè uno svantaggio. I risparmiatori cassettisti non perderebbero niente se non hanno impellente necessità di vendere i loro titoli. Gli speculatori avranno la possibilità di arricchirsi soltanto nei confronti di altri concorrenti speculatori! Dopo qualche anno, avendo dimostrato una consistente riduzione dell'ammontare del debito credo che la fiducia verso il nostro Paese rinascerebbe. Una moratoria a tempo determinato non credo possa determinare una automatica uscita dall'Europa e dalla moneta Euro. Resta solo da risolvere il problema del rilancio dell'economia che si potrebbe ottenere razionalizzando le spese correnti, diminuendo le spese politiche, alleggerendo la burocrazia, migliorando le difese giuridiche dei cittadini e delle imprese, liberalizzando i servizi non essenziali, ecc..