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La Patrona degli evasori
 
di Chiel
 

Che bella l’Italia quando era il Paese dei santi, dei poeti e dei navigatori!
Beh, navigatori in brutte acque continuiamo ad esserlo, solo che una volta scoprivamo nuovi continenti, oggi scopriamo invece che al 15 del mese lo stipendio è già svanito. Ma non per tutti, dato che sono in molti a permettersi auto di lusso, vacanze esotiche o “mesi bianchi” a Cortina. Dove la Finanza è andata a fare qualche controllo prima di Capodanno, creando un certo trambusto.
E sì, oggi l’Italia si distingue per essere la patria degli evasori fiscali. Non ci credete? Confrontiamoci con la Germania. Da noi, che siamo 60 milioni, ogni anno si evadono redditi per 120 miliardi, e di questi appena 5 vengono in seguito faticosamente recuperati. I Tedeschi (90 milioni e PIL pro-capite più alto di un sesto) nascondono al fisco circa 30 miliardi annui, di cui un terzo poi recuperati. Siamo noi i veri campioni. Ci insidia solo la Grecia.
Ma qui, Paese di santi, abbiamo anche la Patrona degli evasori: Santa Nchè. Daniela Garnero da Cuneo, folgorata dalla giovanile conoscenza del Beato Briatore, si è fatta onore nella quotidiana assistenza di infelici miliardari, meritandosi l’appellativo di Santa Nchè. Infaticabile presenza tra yacht, villoni e alberghi 5 stelle, ha portato la sua parola di conforto ai tartassati di Cortina: “Solidarizzo con i danneggiati dalla demagogica iniziativa dell'Agenzia delle Entrate. Per questo motivo il direttore Attilio Befera dovrebbe dimettersi per il danno d’immagine ed economico che ha provocato alla città ampezzana e più in generale al Paese, che ha nel turismo la sua seconda fonte di ricchezza. Non è criminalizzando la ricchezza che si combatte l’evasione”. Sante parole.
Andata poi a Courmayeur per confortare i suoi pari prima di una nuova temuta persecuzione ordinata all’ombra del Monte Bianco dal bieco Befera, è pure stata oltraggiata dalla multa di un vigile per aver lasciato il SUV in divieto di sosta. Ma certamente non fermerà il suo apostolato tra i poveri (visti i 740…) di Cortina, Forte dei Marmi o Porto Rotondo…
Meno male che non ci mancano i santi. E neppure i poeti: come definire diversamente, se non “poeta visionario”, un Fabrizio Cicchitto che, lamentandosi della “criminalizzazione di un’intera città come Cortina”, ha declamato che “la lotta all’evasione fiscale è stato uno degli impegni più significativi del Governo Berlusconi”?

Della rubrica FARDELLI D'ITALIA


Gianni - 2012-01-09
Ma come fanno a vivere sereni, ingozzati da soldi rubati alla nazione, dei quali peraltro non sanno che farsene. Non sto contestando la ricchezza in quanto tale ma quella disonesta.
giuseppe cicoria - 2012-01-09
Questa "signora" che spadroneggia sui mass-media per le sue alte dissertazioni non può essere valutata in nessun modo: qualsiasi aggettivo o considerazione potrebbe causare al suo estensore denunce di diffamazione o giù di li. Bisogna solo ignorarla ed invitare i giornali a fare uno sforzo per cancellarla dai loro archivi. E' sufficiente che rimanga in quelli del fisco.
Lino Busceti Chieri - 2012-01-09
Non ci sono parole per esprimere il proprio disgusto nei confronti di una persona che fino a due mesi orsono rappresentava lo Stato, e cioè tutti noi. Di fronte a questi personaggi non resta che turarci il naso, per non sentirela puzza di vergogna che mandano. Ed esprimere la massima solidarietà a quei pensionati/e che non riescono a raggiungere la terza settimana del mese, nutrendosi di pane, latte e verdure o facendosi aiutare da qualche figlio/a meno sfortunati. Figlio sensibile alle difficoltà dei genitori.