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I sindaci anti-botti
 
di Chiel
 

"Non credo che ci siano gli estremi per fare un'ordinanza che impedisca i botti. Non servirebbe a nulla, e crediamo che sia un piacere che non può essere sottratto ai cittadini. Roma ha sempre tenuto sotto controllo questo fenomeno". Così parlò Gianni Alemanno. Ritrovandosi poi il bilancio di un morto e 72 feriti, di cui alcuni gravi, nella capitale da lui (mal) amministrata.
Anche a Napoli De Magistris ha preferito non andare contro "la tradizione" e vietare i fuochi. A parte che c'è tradizione e tradizione: un conto è il presepe, un altro lo scoppio di ordigni pericolosi per sé e per gli altri. Ma almeno il primo cittadino partenopeo ha avuto la furbizia di insistere sull'invito di non usare assolutamente fuochi e botti illegali, uno dei tanti affari della camorra. Così è almeno riuscito a prendere le distanze dal bilancio di un morto e 111 feriti registrati in tutta la Campania.
Ci sono poi i sindaci che hanno firmato ordinanze di divieto. Pisapia a Milano, Emiliano a Bari e il nostro Piero Fassino certamente non hanno impedito botti e fuochi d'artificio. Forse li hanno appena ridotti. E, senza forse, hanno rischiato la magra figura di chi emana le grida di manzoniana memoria, quelle che naufragano nel dimenticatoio tra risolini di sarcasmo per l'impotenza delle istituzioni.
Comunque i sindaci anti-botti sono stati premiati dal bollettino di guerra: nessun ferito a Bari e Torino, solo 6 nella "Gran Milàn". Un bel segnale allo scoccare del 2012 per chi cerca di affermare qualche principio di senso civico e del vivere civile.
Ci accontentiamo anche di questo poco, ancora intossicati da lunghi anni dominati da un Presidente del Consiglio che "comprendeva" le ragioni degli evasori fiscali...


Valeria Astegiano - 2012-01-02
Non li chiamerei e non li etichetterei "sindaci anti-botti", semplicemente si è trattato di un forte tentativo di responsabilizzare i cittadini e di un altrettante forte disperato bisogno di limitare i danni. Già perchè in fondo in fondo tanti di noi pensano che un bel botto a capodanno ci sta, e perchè no.....!!!! Non sarebbe capodanno senza questi botti. Purtroppo in ogni dove mancano il senso del limite e il senso di responsabilità nei confronti di se stessi, dei famigliari, del prossimo.E poi accade l'irreparabile, morti, mutilati, invalidi, spese mediche a carico della collettività,cattivi esempi dati ai figli e alle nuove generazioni.La furbizia di De Magistris...direi , piuttosto, la piena conoscenza dei suoi concittadini. Ci vuole tempo per il senso civico...il cittadino oltre a protestare molto spesso non si occupa di contribuire a mantenere in ordine quello che sta fuori delle sue mure domestiche. Basta guardare nei cassonetti: è molto più forte il bisogno di liberarsi subito del rifiuto piuttosto che pensare alla raccolta differenziata. Perchè cercare altri esempi, oggi è il 2 gennaio e allora auguri di buon anno.....