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Brau, Roberto!
 
di Chiel
 

Lo avrà fatto perché 6 Province piemontesi su 8 sono governate dal centrodestra. O perché, da buon colonnello leghista, guida l’assalto di opposizione al governo Monti. O forse solo perché di grane da gestire ne ha già tante (vedi la sanità…) senza accollarsi anche quelle di Saitta e delle altre Province, manutenzione delle strade e delle scuole superiori su tutte.
Ma la decisione di Roberto Cota di sostenere la battaglia delle Province merita un pubblico riconoscimento anche da parte nostra, che lo abbiamo preso più volte di mira. Per tanti buoni motivi, primo fra tutti il fatto di trascurare il Piemonte per mantenersi un posticino nel cosiddetto “cerchio magico” accanto al “divino Bossi”. Disposto anche a far da posacenere, all’occorrenza.
Per onestà intellettuale dobbiamo riconoscere che le dichiarazioni sull’utilità delle Province (“Se le abolissero, dovrei reinventarle il giorno dopo”) e il recepimento della proposta di ridurle a quattro sono assolutamente da condividere. Speriamo che sia anche riuscito a seppellire definitivamente la “geniale” proposta di istituire le nuove Province del Canavese e del Pinerolese, cavallo di battaglia tra le camicie verdi di quelle terre.
Se avessimo anche ottenuto di non sentire più tali scemenze, dovremmo veramente gridargli un “Brau, Roberto!”.


Giuseppe Ladetto - 2011-12-21
L'abolizione delle Province è un falso (e demogogico) problema. In primo luogo abolire le Province dovrebbe comportare l'abolizione di tutti gli uffici periferici dello Stato (prefetture, questure, intendenze di finanza, ecc.) ciò che non è nelle intenzioni del Governo. La vera necessità è una riforma dell'insieme delle autonomie che, a mio parere, dovrebbe prevedere: 1) l'abolizione del regime particolare delle Regioni a statuto speciale (con l'eccezione del Sud Tirolo contemplato da accordi internazionali); 2) l'abolizione delle Regioni con meno di un milione di abitanti; 3) l'abolizione delle Province con meno di 500.000 abitanti; 4) il trasferimento alle rimanenti Province di tutte le competenze dei Comuni in tema di uso del suolo. Lo scempio edilizio che contrassegna il nostro Paese è stato causato dall'uso irresponsabile del territorio fatto dai piccoli e medi Comuni incapaci di resistere alle pressioni della speculazione e tutti tesi a far cassa con gli oneri di urbanizzazione. 5) la soppressione di tutti i piccoli Comuni (con meno di 5-10.000 abitanti).
Valeria Astegiano - 2011-12-21
Bè, certamente 6 Province sistemano un bel po' di persone, sia a livello politico, sia a livello dirigenziale. Sono fermamente convinta della necessità di abolire tutte le province. Frequento e ho frequentato molto i vari settori della provincia di torino, come insegnante prima, come consigliere comunale ed ora come imprenditrice di B&B. Nonostante il numeroso personale, questi settori hanno sempre bisogno di consulenti, anche per presentare e spiegare le cose più ovvie. Esperti che possono essere facilmente reperibili in altri settori. Quindi, salvo strade e edifici scolastici (mal gestitti, per altro) penso che tutti i settori della provincia possano passare tranquillamente alla regione e alle Unioni dei Comuni. Per strade e edifici scolastici penso si possa trovare una sistemazione e una gestione più accurata.