giuseppe cicoria - 2017-10-15 Mi associo al giudizio dell'amico Alessandro. Non c'è limite all'arroganza di questo partito che, dopo aver perso il referendum, cerca in tutti i modi di imporre un'altra legge palesemente incostituzionale che sarà, dopo, dichiarata tale ma troppo tardi come la precedente. In questo modo faranno nuovamente governi abusivi con un pugno di voti rubati ai cittadini. D'altronde non c'è speranza che il nostro Presidente fermi prima questa legge immonda anche se nutrisse qualche dubbio. Il che non vorrà dire che è d'accordo. Non c'è speranza che l'attuale classe politica, salvo qualcuno, recuperi il senso della democrazia. Al popolo italiano non resta che escogitare ogni azione per impedire questo sconcio senza arrivare ad azioni cruente per riportare la situazione nel vero solco della nostra Costituzione ormai calpestata da questi "signori usurpatori". | ||
Riccardo Falcetta - 2017-10-12 E' proprio vero che non c'è peggior sordo di chi non vuole sentire. Se vogliamo chiamarlo con il suo nome, questa fiducia imposta dal governo sulla legge elettorale è un vero e proprio colpo di stato incostituzionale. Lepri se la cava con dei tecnicismi e cavilli in politichese, ma non capisce il clima sociale che c'è nel paese. Probabilmente è uno di quelli che ha la sedia assicurata. Il risultato, stante che la cosiddetta sinistra sta facendo la fine dei capponi di Renzo (con la O, quello dei Promessi Sposi) sarà che vincerà di nuovo B. con la sua accozzaglia di farabutti. A questo punto, a naso turato, farò campagna per il M5S. In ogni caso l'Italia affonda. E, naturalmente, auspichiamo che la situazione non degeneri in altri modi. Sarebbe la tragedia finale. | ||
Giorgio Merlo - 2017-10-12 Se dovessimo elencare le contraddizioni di questa legge dovremmo dedicare un seminario. Mi limito a due sole considerazioni. La fiducia e' stata imposta da Renzi, leader del Pdr, perché nel Pd e in Forza Italia i franchi tiratori sono una pattuglia significativa. Uno strappo che, purtroppo, ha delegittimato anche la figura e il ruolo di Gentiloni. È' un sistema congegnato, pianificato e studiato per dare vita dopo il voto all'alleanza tra Pdr, Forza Italia, Alfano e "ascari" vari. Un progetto, del resto, che da tempo e' sul tavolo politico dei vertici del partito di Renzi e di Berlusconi. Tutto il resto è' importante ma decisamente secondario. | ||
Luciano Porino - 2017-10-12 Il voto di fiducia sulla legge elettorale (caldeggiato -eufemismo- evidentemente dalla Boschi) è l'ennesima prova del vero e scandaloso intento di coloro (sempre Boschi in pole position) che volevano modificare la Costituzione e non fa che confermare e consolidare la lungimirante protezione della stessa Costituzione di tutti coloro che votarono NO nel merito al referendum costituzionale. Ma il problema è il continuo proporre leggi elettorali che facciano comodo a questo o quel partito in quel momento al governo. E come sempre coloro che prima gridavano allo scandalo ora invece hanno la faccia tosta di dire che tutto va bene e che la riforma elettorale è fatta per il bene della Nazione. Intanto vediamo come va a finire oggi la votazione finale a scrutinio segreto e poi anche aspettiamo di sentire l'ex Presidente Napolitano. E poi non stupiamoci se il PD si prenderà un'altra batosta elettorale!!!! | ||
stefano lepri - 2017-10-11 Mi piace cogliere gli apprezzamenti di Alessandro al Rosatellum: prevale il criterio proporzionale. Rispetto alla coalizione Italia Bene Comune che prese il 55 per cento dei deputati con poco più del 30 per cento dei voti (e con lista totalmente bloccata) qualcosa è cambiato. Quanto ai collegi uninominali, con tre poli in campo non vedo molti collegi in cui si è sicuri di vincere. Forse in Lombardia o in Veneto, non certo in Piemonte. Almeno un terzo dei deputati saranno veramente scelti. Gli altri due terzi li sceglierà il partito, ma il secondo o il terzo in lista possono farcela a o meno. Quindi dipende anche da loro. Si può dire quel che si vuole, ma i passi avanti rispetto al porcellum sono evidenti. Non è un caso che il Colle non si opponga. |