giuseppe cicoria - 2016-06-17 ......ma sai che al ristorante IL Cambio di torino si mangia proprio bene?. Quanto hai pagato? Ma che c'entra; ho fatto un mutuo e poi si vedrà! La gestione di sinistra ha fatto tante belle cose anche se spesso i lavori sono durati una eternità perché gli appalti sono stati fatti evidentemente male e con ditte non affidabili. Da ultimo vedi il grattacielo tanto per fare un esempio, oppure, meglio, la metro o, ancora, il parcheggio di corso Galileo Ferraris. Si è, però, speso molto (es. Olimpiadi) e con sistemi finanziari (es.: derivati) che hanno accollato ai torinesi debiti da record. E' questa una buona gestione da "buon padre di famiglia"? A me sembra di no. Sulla gestione della città personalmente ho da ridire. Non mi sembra che questi signori abbiano molta sensibilità a curare con delicatezza il bellissimo centro storico di Torino. Immagino, forse, che per ragioni elettorali si è dato troppo spazio agli interessi di baristi, ambulanti e ciclisti. La città che ha vocazione, ora, altamente turistica non può, almeno al centro storico, non essere considerata una specie di museo. Invece esso è stato con carattere assolutamente inconcepibile spesso invaso da bancarelle di qualsiasi genere trasformando il centro in un vero e proprio "suk" stile medio oriente. I baristi e ristoratori si sono letteralmente ed esageratamente appropriati di piazze e porzioni rilevanti di strade (addirittura agli angoli di strade), piene di tavolini e con strutture (alcune orribili) spesso sostanzialmente fisse. Gli sparuti ciclisti si sono visti concedere spazi che nelle moderne città del nord europa neppure si sognano anche se lì veramente questi mezzi vengono utilizzati! Ultimo sconcio in Corso Matteotti che da grande "boulevard" che, costruendo una seconda pista inutile, è stato distrutto con strettoie che hanno trasformato gli incroci in camere a gas. La scarsa sensibilità alle peculiarità antiche della nostra bella città ha trovato il suo culmine con la "cavallerizza" dove per scellerate operazioni finanziarie (al solito) si è cercato con determinazione di destinarla ad altro uso (prevalentemente commerciale) e, per ora forse salvata per le strenue resistenze di associazioni culturali fortunatamente presenti in Torino. Non voglio infierire ancora: forse basta così. |