Aldo Bassi - 2015-12-13 Ok, d'accordo. Però ci si deve pure domandare come mai (e per quali colpe e responsabilità) posizioni e ideologie politiche, ampiamente maggioritarie nell'Europa democratica dell'ultima metà del secolo scorso, si ritrovino oggi quasi ridotte ai margini e ripudiate da crescenti masse di cittadini-elettori plaudenti e concordi a sostenere l'antipolitica populista, xenofoba, intollerante e becera, falsamente truccata -secondo umore e necessità- da destra o da sinistra. | ||
Dino Ambrosio - 2015-12-12 Mi sembra una analisi lucida ed efficace. Nella situazione politica attuale manca sostanzialmente la speranza nell’ avvenire. Di qui la regressione della paura. Ciascuno si chiude nel suo guscio. Non si investe per mancanza di soldi o per paura di perdere il denaro investito; non si studia perché tanto poi non si trova il lavoro; non si aderisce a grandi ideali perché siamo sconfessati dalla realtà quotidiana in cui sembra “premiato” soltanto l’egoismo e perché, sempre più spesso, le persone sulle quali facevamo affidamento si dimostrano inetti, inadeguati se non corrotti. Non mi riferisco soltanto ai politici. Le guerre che sono consumate ormai da tempo nel medio oriente e non solo stanno sterminando intere popolazioni e le obbligano a spostarsi con un indicibile costo umano e di sofferenza. Si consumano nelle guerre risorse che potrebbero essere destinate allo sviluppo. Anche solo le tensioni politiche tra gli Stati, ostacolano la creazione della ricchezza: pensiamo a quanto è costato alla nostra zona l’embargo con la Russia che ha reso impossibile le esportazioni di frutta in quel paese. E la sfiducia alimenta non solo la nostra indolenza, ma anche la paura. Eppure a me sembra che proprio dalla crisi potrebbe emergere la forza della rinascita. E mi sforzo di pensare che forse siamo agli albori di un nuovo rinascimento. Da dove inizierà e quando è difficile da dirsi ma potrebbe avvenire una scoperta scientifica, una innovazione rivoluzionaria, un sistema di sfruttamento di una nuova fonte energetica, o anche solo il convincimento diffuso che il tempo sta cambiando, l’uovo di colombo insomma, e via, riparte l’economia, il lavoro, la necessità di lavorare insieme, di fidarsi gli uni degli altri, dei partiti, dei leaders: è il presupposto del progresso. E’ una illusione ? Forse, ma dopo un tempo ne viene sempre un altro. | ||
Aldo Cantoni - 2015-12-12 Cinquantanni fa' coloro che consapevolmente sentivano di appartenere alla tradizione culturale cattolica o socialista non si vergognavano di impegnarsi a diffondere le loro idee, in modo che anche coloro che non avevano avuto la possibilità di "studiare" potessero acquisire l' essenziale di quelle culture, cioè valori e modo di pensare. Ora questi testimoni non ci sono più o sono emarginati da coloro che traggono vantaggio dal cosiddetto "pensiero unico". I profeti isolati hanno alto valore morale, ma non possono avere rilevanza politica..... |