Sulla crisi della democrazia – tema trattato nel riuscito convegno organizzato dei Popolari piemontesi lo scorso 14 febbraio – continuiamo a fornire nostri originali contributi al dibattito, come qui sopra gli articoli di Ladetto e Rey. Anche sui media nazionali si continuano a leggere autorevoli interventi: quelli che riusciamo a recuperare li proponiamo, anche se con giorni di ritardo, all’attenzione dei nostri lettori.
I primi due sono proprio di due nostri ospiti:
- Gustavo Zagrebelsky ha anticipato a “La Repubblica” parte della relazione che avrebbe tenuto il 27 e 28 febbraio a Firenze per Libertà e Giustizia, incentrata sulla prevalenza dell’Esecutivo, il nocciolo del ragionamento sviluppato da noi nel salone del SERMIG;
- Cesare Martinetti, moderatore del dibattito, su “La Stampa” del 19 febbraio (Documento 2) affronta i rischi del populismo oggi in Italia e Francia.
Proponiamo poi tre altri punti di vista:
- Antonio Polito, in un editoriale sul “Corriere della Sera” del 24 febbraio (Documento 3), giudica “flebile” la voce di chi (Landini e Boldrini) critica la politica di Renzi come quella di “un uomo solo al comando”;
- Roberto D’Alimonte, sul “Sole 24Ore” del 22 febbraio (Documento 4), spezza una lancia in favore di Renzi ritenendo che “la democrazia maggioritaria non è l’anticamera dell’autoritarismo”;
- Alfio Mastropaolo infine, su “Il Manifesto” on-line del 28 febbraio (Link 1), denuncia e spiega “la democrazia che odia i cittadini” in questo momento rappresentata da Renzi con il suo governo. |