Antonio R. Labanca - 2014-06-11 Mi pare che il tuo punto di vista sia condivisibile soprattutto quando parli delle "insidie" del voto a Renzi, che mi pare la gran parte del PD non voglia prendere in considerazione, crogiolandosi negli slogan (uno su tutti: "siamo gli unici portatori di speranza").
Attenzione: chi ha votato e chi compone il M5S non è fatto solo di protestatari, ma anche di "costruttori" di soluzioni, con i quali sarebbe bene tentare di incontrarsi, senza demonizzarli.
E poi quanto ha pesato il grande supporto mediatico a Renzi dato da tutte le TV nazionali, salvo qualche distinguo, appiattito come ai suoi tempi con Berlusconi?. Resta il problema del pluralismo dell'informazione, che oggi ha giocato a favore del centro-sinistra, domani con la stessa nonchalance potrebbe sostenere l'opposto sempre in ossequio al potere del più forte.
Il riscontro è nei risultati dei ballottaggi che emerge oggi: perso l'effetto di traino del politico nazionale, la gente ha scelto sconfessando un "progetto politico", se mai ne avesse capito il senso.
L'insidia maggiore, mi spiace dirlo, è negli Italiani, che pensiamo di esserci lavati la coscienza dall'opportunismo clientelare e dallo scarico di responsabilità civile osannando un leader casismatico che non ci ha ancora detto i sacrifici che dobbbiamo fare per venirne fuori davvero. | ||
Roberto Gentile - 2014-06-08 Alcune considerazioni a quanto detto da Monica.
La prima riguarda l'immobilismo di questi ultimi 20 anni acui anche noi abbiamo contribuito , visto che abbiamo governato per più di 7 anni.
La seconda Renzi ha avuto la capacità di dire quello che molti volevano sentire, direi di più; quello che molti volevano dire (Populismo Democratico).
La terza, queste elezioni hanno segnato, soprattutto in Italia, la fine della logica "Destra-Sinistra" possiamo affermare che il 25 maggio sia nato veramente il PD. Questo dato non deve essere sminuito dalla percentuale degli astenuti, perchè i votanti in Italia hanno superato il 60%, ma in Germania sono stati 47$, in Francia il 38% ed in Inghilterra il 42% senza che questo facesse gridare al pericolo per la democrazia. Pericolo che semmai può arrivare dalla politica di estremo rigore di bilancio | ||
Francesco Chiola - 2014-06-06 Personalmente, dopo molte riflessioni e qualche dubbio credo che Renzi abbia capito molte cose e che stia provando a fare uscire il paese da un pantano dove il PD ha contribuito non poco.
E' triste doverlo ammettere ma necessario, molte resistenze vengono proprio dall'interno del nostro partito dove resiste uno strano attegiiamento che confonde la riflessione con il fare nulla.
Vedo nostri dirigenti quali Finocchiaro, Cuperlo, D'Alema e tanti altri molto stizziti nonostante a parole dichiarino soddisfazione per il successo raggiunto, mi ricordano i vecchi generali Americani che quando l'URSS si disgrego' si ritrovarono persi senza il nemico.
Bisognerebbe essere più franchi, molti nostri parlamentari hanno costruito una carriera sull'anti Berlusconismo regalandoci strordinarie e gloriose sconfitte mentre Berlusconi distruggeva tutto.
Non dico che tutti quella della miinoranza siano in mala fede o che non meritino rispetto ma certe proposte di riforme del Senato all'ultimo minuto, certe lungaggini, molta "fumosità" nei discorsi nascondono un forte, naturale sentimento di conservazione che non appartiene alla sinistra.
Anche questo scipero della Rai, sebbene rientrato, non pone certo il sindacato dalla parte dei lavoratori ma nasconde un tentativo di frenare, di smorzare il cambiamento con la paura che poi questo porti a perdita di rendita di posizione.
Renzi andrà avanti e guai a non criticarlo ma per migliorarne l'azione e non per proteggere poltrone, poltroncine o anche semplici abitudini mentali che appunto hanno portato il Grillismo ad avere cosi' tanto successo.
Ciao Francesco | ||
elio vivalda - 2014-06-06 E' bene ricordare al rottamatore (e a certe sue ministre) che l'esperienza fa curriculum in qualunque mestiere e professione.
E ancora, che può esserci solo una generazione ricca e ignorante! | ||
Marco Verga - 2014-06-05 Mi associo alla riflessione di Monica Canalis, attenta analista della situazione politica.
Renzi ora gode di una nuova forza che deve poter sfruttare al meglio con risposte rapide ed efficaci. Altrimenti la fluidità dell'elettorato, ormai non più ideologizzato, potrebbe creare brutte sorprese. Penso che ancora di più adesso tutti dobbiamo sostenere questo vento di cambiamento. | ||
giuseppe cicoria - 2014-06-05 Condivido l'analisi fatta ma ritengo di aggiungere qualche altra considerazione. Mi sembra che Renzi abbia prevalentemente risucchiato tutti i voti del centro (IDV, Monti, ecc). Il malcontento dei pentastellati rimane stabile e la perdita credo sia dovuta al fatto che Grillo a Porta a Porta si è fatta sfuggire,forse senza volerlo, l'intenzione di poter metter le mani anche su pensioni minime (lui prende solo 900 euro mentre ha versato cifre milionarie..!), impaurendo così, e giustamente, la sterminata platea di pensionati.
Il successo momentaneo spero non gli dia alla testa portando avanti progetti che alcuni importanti influenti e onesti personaggi della vita pubblica italiana hanno bollato come "deriva autoritaria". La democrazia non deve esse scalfita per nessun motivo (governabilità.....)! Renzi deve assolutamente trovare altre alleanze nel Parlamento che aiutino a fare leggi vere che tolgano l'Italia dal pantano dove l'era berlusconiana ci ha cacciati. Le alleanze possono essere anche variabili o mobili, basta proporre leggi democratiche serie e condivisibili (riforma giustizia che metta finalmente in galera i corrotti e gli evasori che debbono essere considerati i più pericolosi delinquenti che distruggono la nostra società). Egli deve, altresì spendere il denaro recuperato per attività economiche che producano immediatamente LAVORO (vedi opere pubbliche di cui il Paese ha estremo bisogno) e la smetta di elargire elemosine che vengono tesaurizzate o producono ricchezza a scoppio ritardato e in buona misura per le Nazioni che esportano i loro prodotti di consumo in Italia. Ultima cosa: la stabilità in Italia viene, ancora per poco, assicurata dalla solidità delle famiglie che poggia sulla proprietà della casa e sui risparmi e che costituisce l'unico "ammortizzatore sociale" per i giovani che non trovano o perdono il lavoro. L'esagerazione nelle tasse patrimoniali che colpiscono le case ed i risparmi può portare, quindi, ad una vera catastrofe in futuro. |