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giuseppe cicoria - 2013-11-10 Caro Maletti i vecchietti sono di norma considerati conservatori. Internet è uno strumento che ha sconvolto i vecchi sistemi e le antiche consuetudini. Noi forse non ce ne siamo accorti, stiamo usando quel mezzo meraviglioso e maledetto. Stiamo scambiando opinioni molto importanti stando comodamente a casa. Il mezzo funziona bene perchè Risso ha fatto di tutto perchè non ci siano intromissioni nel sito. Voglio dire che lo strumento è meraviglioso perchè allarga la vita democratica e non la restringe nelle oscure stanze dei partiti. Tutta la politica è ormai schiava di internet, ma lo utilizza, e dai siti riceve e manda idee e messaggi a TUTTI e da Tutti; anche il Papa lo usa . Il problema sta nella corretta gestione dello strumento che può anche essere regolato (non censurato) ma sopratutto deve essere valutato da chi se ne serve. Ciò che la gente scrive sul blog di Grillo mi può interessare per costruirmi autonomamente una idea del movimento: poi ne conseguono le mie valutazioni. Il problema posto dal documento riguarda, però, l'obbligo di avere uno statuto, con tutte le limitazioni del caso, orientate strumentalmente ad assicurarsi il "malloppo" che i cittadini hanno già, con referendum, deciso di non voler assicurare ai partiti. Tutte le regole poste, da inserire in Costituzione, non possono nè debbono costituire impedimento a partecipare alla vita politica dell'Italia! Il M5S ha rinunciato a ben 40 milioni di Euro del finanziamento e quindi, non sente il bisogno di farsi incasellare in una normativa che riguarda proprio la corretta gestione dei soldi pubblici. Cari saluti. Giuseppe Cicoria | ||
stefano godizzi - 2013-11-09 Premetto che condivido le indicazioni del documento. I partiti non sono tifoserie. I partiti non sono serragli a disposizione del capo carismatico(?!) di turno. Nei partiti gli iscritti sono LIBERI cittadini che non possono essere espulsi o zittiti perchè in contrasto con gli ordini del capo!!! Come possiamo tollerare che PDL o Mov5Stelle buttino fuori persone su ordine del capo perchè hanno violato gli ordini del capo, anche quelli più strampalati (tipo il divieto di parlare con i giornalisti!). Ma siamo veramente senza un minimo di senso del limite? Se i partiti si trasformano in organizzazioni dittatoriali (si, dittatoriali perchè la linea non viene decisa ma dettata da uno e gli altri obbediscono e basta) come pensiamo che possano essere strumenti per promuovere la democrazia! E' come mettere un killer a promuovere la sicurezza di una città. Dobbiamo essere esigenti: i partiti siano aperti, trasparenti e democratici. Le altre sono sciocchezze, a partire dalla "sovranità della rete". In rete vengono messe tante di quelle cretinate che sembra il festival della volgarità e del torpiloquio! E questa sarebbe la democrazia?! Ma torniamo alle cose serie che di gente che si occupa seriosamente delle scemenze ce n'è fin troppa. La politica ... è altro. | ||
franco maletti - 2013-11-09 Premesso che non considero M5S il Male Assoluto (se non altro perchè questo "merito" lo attribuisco da 20 anni al partito "Mediaset") anche io non sono più tanto giovane. Al punto che certi film nella mia vita li ho già visti e rivisti. Per cui so anche come vanno a finire: con il capo-carismatico che prima o poi si "imborghesisce", dopo avere sfruttato fino in fondo la situazione per esclusivi vantaggi personali. Dopo questa premessa rispondo brevemente all'amico Cicoria. Difetto dei "parvenu" è quello di ritenere di avere sempre la verità in tasca. Convinti a tal punto che, in base a questo principio, spesso non si rispetta alcuna regola pur di affermare questa "verità". E qui il problema sta nel fatto che chi raggiunge i suoi obiettivi con metodi scorretti, sarà poi costretto ad usare gli stessi metodi per difenderli quando li avrà affermati. E così non va. Essere "aperti al futuro" significa anche avere una visione d'insieme dei problemi e delle loro priorità (pieno rispetto delle regole al nostro interno;collocazione europea a pieno titolo e lotta alle disuguaglianze e alle discriminazioni, con regole omogenee in tema previdenziale, fiscale, sanitario; progressiva rinuncia di ciascuno Stato di parte della propria sovranità nazionale a favore di una vera Europa dei Popoli; adeguamento della politica nazionale alla politica europea). Usare come esclusivo metodo di confronto la "rete", significa escludere totalmente la visione d'insieme dei problemi dando la priorità a emozioni momentaneee ed irrazionali. Infatti, per come è strutturato un blog, la rete è quel luogo dove si possono manipolare tranquillamente i dati: facendo passare la beceraggine dei votanti per politica raffinatissima (come già avviene da venti anni attraverso la manipolazione dei mezzi d'informazione per creare dal nulla i pifferai che conosciamo). In conclusione: una modifica a completamento dell'art.49 della Costituzione, garantisce anche questi giovani da future cocenti delusioni sulla politica e sulla "democrazia" all'interno dei partiti. | ||
giuseppe cicoria - 2013-11-07 Spesso mi capita di collegarmi via radio alle Camere ed ascolto gli interventi dei parlamentari del M5S. Non mi sembrano "cazzate" come le definisce l'amico Maletti. I toni coloriti usati certamente non sono condivisibili ma è un modo per cercare visibilità in un mondo mediatico monopolizzato quasi esclusivamente dal Sig. B e da ciò che rimane del PD. Ho visto nelle facce pulite di questi "parvenu" della politica una speranza di vero cambiamento nel modo infame di far politica in questo Paese. Io sono anziano e mi sforzo di dare fiducia ai giovani che sono ancora non inquinati; esorto, quindi, anche Maletti ad essere più aperto al futuro e sopratutto a difendere il principio inderogabile della assoluta libertà di associazione e di partecipazione alla vita politica. E' doveroso aggiungere che bisogna una volta per tutte smettere di ritenere che le leggi le fanno i politici, che studiano i problemi dei cittadini e, quindi, essi sanno mentre il popolo, che è ignorante, deve "obbedire e tacere". Se non lo si fa, si diventa populisti qualunquisti. Forse ora che essi sono "nominati" e non eletti, non sono più obbligati ad essere gli interpreti delle esigenze dei cittadini? | ||
franco maletti - 2013-11-06 Vorrei rispondere a Giuseppe Cicoria, scusandomi anticipatamente per la crudezza del linguaggio (necessaria, dato l'argomento). Il Movimento 5 Stelle è un "non-movimento" per autodefinizione. Nel suo Statuto si precisa che chi si iscrive aderisce ad un "marchio", denominato M5S, unico proprietario del quale è il Sig. Grillo Beppe. La vocazione di M5S è "antipartito", ed il suo compito è quello di aprire il Parlamento "come una scatoletta di tonno". In pratica, ci si presenta alle elezioni per entrare nella "casa del nemico" (il Parlamento) e per distruggere tutto "in nome del Popolo"(sic!). Coclusione: il Movimento 5 Stelle è una Ditta, ed i parlamentari eletti sono i dipendenti di questa Ditta. Il blog di Grillo è come un grande bar informatico dove si sparano cazzate a ruota libera: il blog le raccoglie, le seleziona e le trasforma in "programma". Dato però che le cazzate sono spesso in contraddizione tra di loro, per scontentare nessuno il "programma" è molto vago, e soggetto a cambiamenti continui a seconda degli umori e dei sentimenti del momento che questo "bar" esprime. A volte, nei casi più complicati, interviene il "guru" in persona (Grillo) a "dare la linea". Ma stando bene attento a scontentare nessuno e mantenere alto il livello di incazzatura. Ora, se essere perennemnte incazzati è un modo per fare politica e risolvere i problemi del Paese lo lascio giudicare a chi mi legge. | ||
giuseppe cicoria - 2013-11-01 Allora Beppe Grillo ha ragione quando dice che i signori politici oltre ad assicurarsi il malloppo ora vogliono mettere paletti addirittura in Costiuzione per eliminare la pericolosa nascita dell'interessante movimento, con un non-statuto, denominato M5S. La paura fa pensare cose davvero incredibili: i vecchi popolari cattolici ed ex democristiani pensano più o meno come i tanto vituperati eversori. Non gli basta più di essere colpevoli correi nella modifica dell'art 138 della Costituzione; ora vogliono addirittura eliminare un movimento che riguarda 9/10 milioni di cittadini elettori. Complimenti! Naturalmente non aderisco perchè considero il documento una vera porcheria se non si chiarisce che il suo non rispetto non pregiudica in alcun modo la partecipazione alla vita politica dell'Italia. |