Il nuovo Vescovo di Roma ( come ama definirsi) dall’inizio del suo pontificato sta indirizzando la Chiesa a una coerente testimonianza del messaggio evangelico. A partire dalla scelta rivoluzionaria del nome, quello del “poverello di Assisi”, mai usato prima. Da marzo a oggi sono ormai tanti i piccoli gesti e le parole di papa Francesco che ci hanno colpito perché in controtendenza con un Vaticano che negli ultimi vent’anni è parso più attento al potere che all’umanità sofferente.
Papa Bergoglio nelle ultime settimane ha fatto parlare di sé per due ampi interventi pubblici: la risposta a Eugenio Scalfari sul rapporto tra fede e ragione, pubblicata da “Repubblica”, e la lunga e profonda intervista rilasciata al direttore di “Civiltà Cattolica”.
Dato che quest’ultima è di più difficile reperibilità, alleghiamo qui sotto l’intervista per coloro che avranno l’interesse di leggerla.