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Popolari con Bersani
 
In un documento l’analisi e le ragioni di chi sostiene il segretario PD alle primarie
 

Il dibattito sul ruolo dei cattolici democratici nel PD si intreccia con le primarie del centrosinistra. “Rinascita popolare” è attento al dibattito su questi temi, che vede attivi protagonisti molti amici Popolari impegnati nel PD. Dopo aver già ospitato le ragioni dei sostenitori di Matteo Renzi, allegate al precedente intervento di Davide Gariglio, pubblichiamo ora il documento che spiega i motivi per preferire Pierluigi Bersani come candidato a guidare l’auspicato governo di centrosinistra.
Il documento è stato diffuso con una trentina di firme, aperte da Gianfranco Morgando, Antonio Saitta e Giorgio Merlo. Viene proposto sul sito www.perildomani.it come un documento aperto al dibattito e alla libera adesione di chi ne condivide i contenuti.
Lo trovate anche allegato qui sotto.

Documento

Mario Chiesa - 2012-11-06
Apprendo dal Documento le magnifiche cose e progressive che realizzerà il candidato alle primarie Bersani. Ma mi chiedo: è lo stesso Bersani che era Segretario del PD un anno fa quando il Presidente della Repubblica s’è visto costretto a ‘rottamare’ maggioranza e opposizione parlamentare per dare una possibilità all’Italia? è lo stesso Bersani che era Segretario del PD nel corso di quest’anno, nel quale il Parlamento non è riuscito a tagliare i costi della ‘politica’? è lo stesso Bersani che era Segretario del PD nel corso di quest’anno, nel quale il Parlamento non è riuscito a cambiare la legge elettorale? è lo stesso Bersani Segretario di quel PD che ci ha fatto leggere in queste pagine tanti pianti sulla sorte dei Popolari? Ditemi di no, altrimenti devo scegliere altri.
Elena Dovico - 2012-11-02
Ho poche speranze che un qualsiasi governo possa rimettere in piedi la situazione economica, anche perché deve combattere contro le tante lobby che in Italia cercano esclusivamente il proprio utile, infischiandosene del bene comune. Devo riconoscere che negli ultimi vent'anni Bersani con le sue lenzuolate è l'unico che ha cercato di far qualcosa a vantaggio dei cittadini consumatori e anche ottenuto qualche risultato tra banche, assicurazioni e ricariche dei telefonini.
giuseppe cicoria - 2012-11-01
Qualcuno dice che in politica il migliore ha la "rogna"! Bersani è certamente una persona seria ma io non ho ancora capito se egli conosceva un certo Penati e sapeva cosa costui faceva. Forse anche lui è tra quelli che afferma che le cose sporche avvengono sempre "..... a sua insaputa"?
Dino Ferrero - 2012-11-01
Forse lo avete ritenuto superfluo, ma Bersani è una persona perbene, e questo non è un elemento da poco nella politica italiana. Non dico che non lo sia anche Renzi, che però ha dimostrato ancora poco e di cui non ho ancora capito se è politico di sostanza o se è un format televisivo come ha simpaticamente detto Crozza a Ballarò.
giuseppe cicoria - 2012-10-31
parole, parole, parole.....Mi sembra la solita pappa da fornire ai bravi credenti. Nulla di nuovo, continuiamo così come sempre. Adda passà la nuttata di quei "populisti" illusi che qualcosa possa cambiare. Vi perdono perchè tenete famiglia e molti temono per il loro futuro non solo politico ma anche economico. E' difficile riciclarsi nella vita civile e continuare a fare politica dall'esterno! Mi dispiace ma non posso aderire alla richiesta di apporre la mia modesta firma a questo documento. Se deciderò di rimanere nel PD è perchè mi farò ancora incantare dal nuovo affabulatore (Renzi) che, però, fa rivivere in me una vera speranza di una cura energica alle gravi metastasi che hanno aggredito prima la politica e poi la società italiana. Senza speranza non si può vivere ed io non posso rinunciare a ciò.
Mino Vitone - 2012-10-31
Avanti così! Salvaguardiamo la democraticità e collegialità del partito contro le tendenze individualistiche, populiste e iper-mediatiche! La politica è un cosa seria che non può essere ridotta a mero spettacolo, anche se il pubblico dimostra di gradire!
Adriano Frascaroli - 2012-10-31
Mi spiace, non poter concordare sulla scelta di persone amiche con cui ho condiviso un piccolo (il mio) cammino politico e che sono firmatarie del documento. Forse la chiave del mio dissenso è riassumibile nell'affermazione che viene fatta nel documento secondo cui " ...(il PD)ha pagato prezzi non banali rispetto a provvedimenti che incidevano fortemente su pezzi importanti della sua base sociale". Lo interpreto come se, nel caso in cui fossimo stati al governo tali scelte, purtroppo assolutamente necessarie, non le avremmo mai fatte, per non pagare in termini di consenso popolare. E' il nostro solito comportamento incapace di farci assumere posizioni decise sui differenti temi economici, sociali ed etici al punto che è stato coniato per noi il neologismo di "ma-anch-isti" Ciò, a mio parere, è anche legato alla esasperante ricerca di voler conciliare posizioni troppo distanti (come ancora questa volta si cerca di fare) nel tentativo di ottenere una maggioranza che da soli non otteniamo. L'UNIONE NON HA FUNZIONATO UNA VOLTA E NON FUNZIONERA' NEPPURE LA SECONDA. Non voterò mai SEL e come me penso molti altri, che sarebbero disposti a votare PD se facesse una scelta chiara di essere finalmente un partito di "sinistra centro" e non solo o proponderatamente di "vetero - sinistra" nel limite del senso ancora attribuibile a tali parole. E comunque cerco qualcuno cui affidare la guida di un partito che non aspetti che emergano gli scandali e le ruberie per prendere una posizione,roboante, ma tardiva, e che si adoperi per prevenirle, senza connivenze; un partito che, una volta presa, dopo opportuno confronto, una posizione, la mantenga e sappia resistere alle pressioni delle lobbies (farmacisti, taxisti, notai, avvocati, banchieri ...alla faccia delle liberalizzazioni) e della piazza (TAV esempio fra molti) e che sappia dire che insieme, e forse prima dei diritti esistono i doveri di tutti i soggetti e a tutti i livelli dal professore al bidello, dal dirigente all'impiegato nel pubblico e nel privato e che chi non li osserva delinque e che se i sindacati difendono costoro, delinquono anche loro. A proposito, come, spendono, i sindacati,i soldi che prelevano d'ufficio dalla busta paga dei lavoratori approfittando di una spesso dimenticata norma di silenzio assenso? Mai visto un bilancio! In Germania, tanto per dire, sono costituiti in società con obbligo di rendiconto, partecipano alla gestione delle aziende, e utilizzano gli utili per pagare le ore di sciopero agli operai: fantascienza vero? Bersani, come tutti gli altri ha avuto tempo anni per dire e fare queste cose; non credo che le direbbe e le farebbe in caso di elezione.