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Il coraggio della speranza: i cattolici in politica
 
di Bartolomeo Sorge
 

Pubblichiamo, tratta dal sito www.saperedemocratico.it, la relazione che Bartolomeo Sorge ha tenuto al convegno "Incontri Riformisti 2011", organizzato dalle Associazioni "Libertà Eguale Milano", "Democratici per Milano" e "Circoli Dossetti".
L'autorevole gesuita, direttore di "Aggiornamenti Sociali", esclude che si possa dar vita a un nuovo partito sul modello della vecchia DC; occorre invece che i cattolici democratici insieme a tutti i "riformisti" contribuiscano efficacemente a creare una cultura politica fondata su valori fondamentali comuni, affinché gli italiani vivano uniti rispettandosi nella diversità. Per i cattolici, dunque, questo non è tempo d’inerzia né di passività, ma è una stagione propizia per riprendere il cammino "con il coraggio della speranza", dopo un lungo periodo caratterizzato da incertezze e immobilismo.
Il titolo della relazione riproduce quello del recente volume scritto da padre Sorge, Il coraggio della speranza. Il ruolo dei fedeli laici nella vita pubblica (Gabrielli Editori, 2010).

Documento

Franco - 2011-08-20
Cari dirigenti Popolari e della ex Margherita, dateci gli strumenti per poterci organizzare sul territorio per rispondere ai tanti elettori delusi e dei cattolici che guardano ai nostri sforzi nel Pd ma non riescono a seguirci dentro il partito per la presenza a volte egemone di espressioni più di sinistra. Cerchiamo di dialogare con Cisl e Azione Cattolica, che ci seguono ma non possono sentirsi Bersani che parla solo di lavoro e la Camusso che detta la linea al partito. Cerchiamo di fare squadra con persone pacate come Fassino e aiutiamo l'Associazione dei Popolari a radicarsi per salvaguardare un patrimonio ideale e politico che non può rivendicare né Casini né Alfano.
Carlo Baviera - 2011-08-20
Condivido la riflessione di Padre Sorge e la strada indicata: ritornare a far vivere "insieme" i riformisti. Il nuovo partito, in cui anche gli ex popolari e i cattolici democratici si devono impegnare, è oltre le vecchie storie (pur ricordando le radici e i valori), è interpretare la Dottrina Sociale nella società globale del terzo millennio, è costruire un contenitore politico europeo (c'è il Partito Democratico Europeo!) che superi il conservatore PPE e il socialdemocratico del PSE. La nostra non è la storia della sinistra, nè possiamo chiedere ad altri di diventare parte del cattolicesimo politico; lo strumento politico deve essere davvero nuovo, plurale, fuori dagli schemi precedenti (destra, centro, sinistra), nè solo pragmatico ma avere come riferimento Costituzione, moralità della politica, partecipazione, valorizzazione delle autonomie, sicurezza sociale, lavoro, pace, federalismo europeo.