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Angelino, ascolta De Gaulle…
 
di Chiel
 

Non ci volevo credere. Così sono andato su internet e ho sentito con le mie orecchie. Angelino Alfano, appena acclamato segretario politico del Popolo delle Libertà, ha veramente dichiarato: “Noi dobbiamo lavorare per un Partito degli Onesti!”. Dalla platea sono partiti applausi, bisogna riconoscerlo, così come sul palco si sono viste facce preoccupate (è vero, verificatelo pure!). Per farsi meglio capire, Alfano ha poi aggiunto, rivolto a Berlusconi: “Lei è stato un perseguitato dai giudici. Dobbiamo però dire che non tutti lo sono!”. Non si è spinto a fare i nomi. Ci rimane così il dubbio di sapere se si riferiva a Dell’Utri o a Previti o a Scajola o a Verdini o a Brancher o a Cosentino o a Papa… (e l’elenco è lungo).
Che l’onestà non sia prerogativa di uno schieramento o di un partito politico ce lo ricordano le cronache. Ma che – su base statistica, vista la collocazione politica di inquisiti e condannati – sia merce meno apprezzata e rinvenibile nella galassia berlusconiana, è un dato di fatto incontestabile.
Il bravo Alfano ha espresso comunque un buon proposito. Possiamo pensare che non sia del tutto credibile, visto il suo impegno per risolvere, col compare Ghedini, i guai giudiziari del padrone. Ma ci tratteniamo dallo sbellicarci, come han fatto in tanti, in attesa di qualche segnale concreto.
Mi sono venute però in mente le parole che Charles De Gaulle disse in risposta a un suo elettore che gli aveva gridato tranciante: “Morte agli imbecilli!”. “Vasto programma…”, commentò il generale.
Il PDL, Partito degli Onesti… Mah?! “Très vaste programme, Angelinò”.

Della rubrica FARDELLI D'ITALIA


franco maletti - 2011-07-07
A "difesa" di Alfano in quanto persona aggiungerei un'altra citazione di De Gaulle: "Caratteristica tipica dei veri ambiziosi: farsi portare dalle onde senza curarsi della schiuma."
Elena Dovico - 2011-07-05
Pensare che il PDL possa diventare il partito degli onesti mi fa mettere sullo stesso piano la possibilità che - nel campo di sinistra - Massimo D'Alema possa trasformarsi in una persona umile e simpatica. Tutte e due mi sembrano però imprese impossibili.
Luchino Antonella - 2011-07-05
Buongiorno, mi sembra di rivedere il film con Toto', nel impersonava Antonio La Trippa che scandiva con il megafono "Vota Antonio Vota Antonio". Dobbiamo ridere o piangere?
franco maletti - 2011-07-05
Adesso è chiaro: quello di Alfano è il ruolo di segretario di un partito che non c'è. Esiste nel PDL un solo "onesto" che possa asssumersi il compito di fare la selezione? Chiunque sia tra quelli che in Parlamento hanno dichiarato che Ruby è la nipote di Mubarak con la solennità del loro voto è infatti escluso da questo ruolo. Mentre tutti gli altri, invece, sarebbero esclusi a priori perchè "non all'altezza" o non graditi dal "disonesto per eccellenza".
Paolo - 2011-07-04
Trasformare il PDL nel partito degli onesti è come se Borghezio diventasse responsabile della Caritas diocesana.
Alessandro Risso - 2011-07-04
A corredo dello scherzo di Chiel, propongo un gioco per tutti: completare la frase "Il PDL che diventa Partito degli Onesti è come se...". Mi cimento con una prima soluzione: "... è come se l'ANA, Associazione Nazionale Alpini, diventasse Associazione Nazionale Astemi".