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Il bischero non ha età
 
di Bertoldo
 

“Se uno è bischero lo è anche a 20 anni”. Con questo celebre motto Amintore Fanfani smontava la polemica generazionale all’interno della Democrazia Cristiana. Tema vecchio quello del ricambio generazionale. E tema sempre nuovo perché, come direbbe Catalano, l’età colpisce tutti e quindi tutti invecchiano. Ma anche il tema del rinnovamento della classe dirigente e del ricambio generazionale non possono essere banalizzati o buttati in caciara. Anche perché, come ricordava il vecchio Nenni, “c’è sempre un puro più puro che ti epura”. Tradotto: i quarantenni che invocano giustamente il ricambio – anche se, a volte, sono già professionisti da svariati lustri – sono già fregati sul traguardo dai trentenni che, a loro volta, vengono beffati dai venticinquenni e via anagrafando.
Ora, per evitare che il tutto si trasformi in un gianduiesco confronto nel dipartimento anagrafe del PD, si potrebbe far valere l’antichissima regola che quando uno è bravo, ha consenso e produce idee e progetti, deve essere riconosciuto e premiato. A prescindere se abbia 28 o 37 o 45 o 56 anni. Anche perché, come tutti sanno, di rottamazione in rottamazione l’unico a essere rottamato sarebbe solo il contenitore. In questo caso la “ditta”, come la definisce simpaticamente il generoso Bersani.

Della rubrica: FARDELLI D’ITALIA


Carlo Sabbione - 2011-02-23
Le esagerazioni non vanno mai bene ma a me pare che ad attaccare Renzi (di cui non condivido certe esagerazioni) siano soprattutto coloro che da oltre 10 anni ricoprono incarichi retribuiti all'interno delle istituzioni e che della politica hanno fatto un mestiere. A mio avviso sarebbe MOLTO opportuno che le regole scritte nello Statuto del PD venissero applicate. Dopo 2 mandati un parlamentare deve fare spazio a qualcun altro e la regola dovrebbe valere per qualsiasi altro incarico. Io ad esempio sono un estimatore di Fassino ma ritengo assurdo che il PD debba ricorrere a un professionista della politica con 5 o 6 mandati parlamentari alle spalle per avere un candidato sindaco a Torino; possibile che in una città di 1 milione di abitanti non si riesca a trovare una persona un po' più giovane con idee nuove? Se così è, penso che ci meritiamo effettivamente i governanti che abbiamo.