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Ciao Maurizio

 
di Gianni Rossetti
 

Ricordare un amico, a pochi giorni dalla sua prematura scomparsa, è sempre molto, molto difficile.
Pensando a Maurizio Baradello, è impossibile distinguere tra i suoi vari impegni: il sociale, le istituzioni, la politica.
Come ha scritto Piero Fassino su “La Stampa” è stato l’impegno civile a tutto tondo la caratteristica peculiare della vita di Maurizio.
Consigliere provinciale per il Partito popolare tra il 1995 e il 2000, collaboratore del vicesindaco Marco Calgaro dal 2001, dirigente del Comune di Torino dal 2004, deputato in Scelta civica dal novembre 2015. Queste le tappe principali del suo impegno pubblico, che lo hanno visto anche due volte direttore generale del Comitato per la Solenne ostensione della Sindone tra il 2009 e il 2010 e tra il 2014 e il 2015: nominato, in modo condiviso, dall’Arcivescovo e dal Sindaco.
Cooperatore salesiano dall’età di 23 anni, laureato in Ingegneria, ha lavorato con passione in Alenia Spazio fino a quando il suo amico Marco Calgaro gli ha chiesto di accompagnarlo nel suo impegno politico-amministrativo al Comune di Torino. Vincendo il concorso da dirigente, nel 2004, ha potuto sovrapporre il suo impegno civile e sociale al suo nuovo lavoro di responsabile della cooperazione internazionale.
Oltre alla sua innata tranquillità, che trasmetteva a tutti sicurezza, la caratteristica peculiare del suo modo di operare, probabilmente anche influenzato dalla laurea e dall’esperienza di lavoro in Alenia, era la capacità di costruire rapporti con le persone, che si traducevano nella costituzione di efficienti gruppi di lavoro ai quali delegava significative responsabilità. In questo modo ha gestito la cooperazione internazionale della Città di Torino per dieci anni e ha brillantemente gestito ben due complessi eventi come le ostensioni della Sindone.
Le solide radici cristiane della sua educazione gli hanno permesso di costruire, insieme alla moglie Silvia, una famiglia che dell’impegno pastorale, educativo, sociale ha fatto un obiettivo prioritario. Nonostante i suoi impegni, che via via aumentavano e lo portavano spesso lontano, Maurizio e i suoi cari rimanevano sempre parte attiva della Comunità.
Come hanno ricordato i suoi colleghi parlamentari nel ricordo organizzato in Comune, anche questi anni da deputato sono stati di straordinaria attività, con decine di interventi in aula e in commissione, su svariate tematiche con particolare attenzione alla famiglia, al lavoro, all’ambiente, ai temi etici e alla cooperazione internazionale.
In questi ultimi, difficili mesi, non ha mai smesso, compatibilmente con le cure, la sua attività; e già immaginava di poter tornare alla Camera per l’inizio della discussione sulla legge elettorale. Il destino ha deciso diversamente.
Ci mancheranno la sua pacatezza, il suo sorriso, la sua ironia e il suo instancabile lavoro per gli altri. Ciao Maurizio.


Andrea Griseri - 2017-05-18
Grazie, davvero un efficace ricordo. Lo salutai per l'ultima volta dopo una liturgia Pasquale; non che ci si frequentasse, i nostri erano rapporti episodici. Ma quella volta (poche settimane fa) sembrava volesse trattenermi e non limitarsi a un saluto frettoloso. La notizia della sua morte ha colpito duramente tutta la comunità parrocchiale che frequentava; davvero le Sue non sono le nostre vie.