Dobbiamo abituarci a una diminuzione della rappresentanza democratica? Avremo necessariamente meno democrazia in Italia? Il “governo del popolo” che abbiamo conquistato con la Resistenza e sancito con la Costituzione repubblicana è forse diventato un sistema che non siamo più in grado di gestire e conservare?
Per rispondere a queste domande la nostra Associazione invita a un dibattito per sabato 14 febbraio, a Torino dalle 9.45 alle 12.30 presso l’Arsenale della Pace del Sermig.
L’iniziativa è stata organizzata in collaborazione con "Libertà e Giustizia" di Torino: non siamo i soli nella realtà torinese a nutrire preoccupazione per la progressiva perdita di democrazia nel nostro Paese. I dati di questa involuzione sono molteplici: l'abolizione del voto popolare per la scelta degli amministratori di area vasta e del Senato; le leggi elettorali che creano "nominati" e non "eletti"; la diminuzione del ruolo del Parlamento con il continuo ricorso a decreti legge, voti di fiducia e deleghe al Governo; il leaderismo cortigiano nei partiti della Seconda Repubblica; il galoppante astensionismo elettorale con la punta clamorosa alle regionali emiliane. Sono tutti segnali negativi che – da eredi culturali del popolarismo sturziano – ci inquietano da tempo e di cui dibattiamo su questo sito.
Partendo da tali preoccupazioni – solo in parte mitigate dalla elezione di un Presidente di sicura garanzia democratica come Sergio Mattarella – abbiamo voluto questa iniziativa pubblica, che metterà a confronto due riconosciuti "saggi" come Guido Bodrato, in nostro Presidente emerito, e Gustavo Zagrebelsky, notissimo costituzionalista e Presidente onorario di “Libertà e Giustizia”, insieme a due autorevoli senatori del Partito Democratico, Miguel Gotor e Giorgio Tonini. Abbiamo rivolto loro il nostro invito perché riteniamo emblematico il confronto politico che li ha visti divisi nella fresca votazione sulla legge elettorale: Gotor, storico e opinionista di “La Repubblica”, ha guidato il drappello di senatori Democratici che hanno votato contro il testo presentato dal Governo perché contrari ai capilista bloccati, mentre Tonini, membro della segreteria PD, è un convinto sostenitore di Renzi e dell’Italicum.
A moderare il dibattito tra i quattro relatori sarà Cesare Martinetti, editorialista de “La Stampa”.
L’argomento e la notorietà dei relatori ci hanno fatto puntare su una sala capiente. Amici e amiche Popolari contribuiranno certamente a riempirla.
L’invito per l’incontro è allegato qui sotto.
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